Milan, ecco Meité. Fisicità e alternative tattiche per Stefano Pioli

Meité cremonese

(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images )

Era nell’aria da giorni, ora l’affare è concluso. Il Milan inaugura la sua sessione invernale del calciomercato, con l’ingaggio di Soualiho Meité. Il francese arriva dal Torino, con la formula del prestito oneroso con diritto di riscatto, fissato a circa 8 milioni di euro. Già nelle prossime ore, potrebbero essere programmate le visite mediche, di modo da mettere il giocatore a disposizione di Pioli per la trasferta di Cagliari. Meité, classe 1994, si aggiunge al reparto di centrocampo dove, il tecnico rossonero, può già contare su Kessié, Bennacer, Tonali e Krunic. Un rinforzo di quantità ma anche di qualità, per aumentare la cifra tecnica della linea mediana e, inevitabilmente, ovviare all’emergenza infortuni di un reparto che, finora, è stato decisamente scoperto numericamente.

Il giocatore approdò in granata nell’estate del 2018, per circa 11,5 milioni di euro dal Monaco. Nel corso delle sue due stagioni al Torino, Meité ha sempre tagliato il traguardo delle 30 presenze: 38 nella stagione 2018/19, 40 nella stagione 2019/20. 2 gol e 3 assist nella sua prima stagione in granata, 0 gol e 1 assist nel corso della passata stagione. Quest’anno, nonostante le molte panchine causa mercato, è riuscito ad accumulare 16 presenze tra campionato e Coppa Italia, trovando anche un gol, nel match finito 2-2 contro la Sampdoria, e un assist nella trasferta di San Siro contro l’Inter.

Fisicità e… dribbling

Struttura fisica imponente, abbinate ad una buona capacità d’incursione, lo rendono l’alternativa perfetta a Franck Kessié. Nel Torino di Mazzarri, Meité agiva in coppia con Baselli, in una linea di centrocampo a quattro che innescava gli esterni De Silvestri e talvolta Berenguer. Oppure, il tecnico toscano, lo posizionava davanti alla difesa, nel tris di centrocampo della linea a 5 dove, attorno al francese, agivano Lukic e Rincon. Con Moreno Longo, Meitè è tornato a giocare in coppia, principalmente con Rincon. Nel Milan, Soualiho Meité sarà di nuovo chiamato a posizionarsi in una mediana a “due fuochi”. Il tecnico Stefano Pioli potrà sia posizionarlo con un giocatore complementare più tecnico, come Ismael Bennacer o Sandro Tonali, oppure in una vera e proprio diga fisica di centrocampo, con Franck Kessié.

I numeri dell’ormai ex Torino, inoltre, indicano una certa utilità anche nella ricerca della qualità del palleggio. Infatti, Meité risulta essere il terzo miglior centrocampista della Serie A, per media di dribbling riusciti: 2,71 a partita. Qualità ma, certamente come anticipato, fisicità: 4,61 duelli offensivi vinti a partita di media. Meitè può essere il rinforzo azzeccato per Stefano Pioli, sotto più aspetti: centrocampo con più alternative, maggiore fisicità, maggiore qualità.