Serie A
Milan, Gazidis: “Calcio ambiente folle per investirci. I tifosi non vogliono questo”
Le parole di Ivan Gazidis, amministratore delegato del Milan, rilasciate durante l’Expo di Dubai. Il dirigente ha parlato del futuro del calcio e di come renderlo sostenibile. Queste le sue parole riportate da Sportface:
“Produciamo un ambiente folle per gli investitori. Entrare o meno in Champions League, per esempio, fa una differenza enorme. Anche promozioni e retrocessioni. Mi piace molto, ma questo crea effetti devastanti a livello finanziario. Dobbiamo stare attenti a come spendiamo i soldi. In NFL c’è un modello chiuso, con un salary cap e dove tutti hanno i migliori giocatori, è un modello di successo, ma il calcio è molto più sfidante”.
I tifosi non vogliono un calcio fuori controllo, tra stipendi e commissioni folli
“Sostenibilità è la parola chiave, ma quando parliamo di calcio dobbiamo ricordarci che non si tratta di un business come gli altri. Non stiamo vendendo prodotti come fanno altri business. Il nostro prodotto è pura emozione, non ha basi realmente razionali. Questa volatilità è straordinaria, i risultati di una squadra influiscono anche sul morale dei suoi tifosi. I quali non vogliono vedere un calcio fuori controllo tra stipendi dei giocatori, commissioni per i trasferimenti e per gli agenti che crescono a dismisura. Dobbiamo trovare un modo di gestire questa cosa. Dobbiamo trovare un equilibrio in termini di ricavi e costi”.
Serie A
Milan, Maldini voleva sostituire Pioli con l’ex compagno: il retroscena
Paolo Maldini aveva in mente una rivoluzione in panchina prima del licenziamento. Avrebbe mandato via Stefano Pioli: al suo posto l’ex compagno al Milan
Clamoroso quanto accaduto al Milan nelle ultime ore. Il licenziamento di Paolo Maldini era sicuramente inaspettato, soprattutto per i tifosi e i giocatori. Ma in realtà, da tempo, si vociferava di alcuni dissidi tra la nuova proprietà e il Direttore Tecnico. Vedute e progetti diversi: è stata questa la giustificazione di facciata che ha condotto Gerry Cardinale a cambiare registro, mandando via il duo dirigenziale Maldini-Massara. Ancora oggi, e chissà per quanto tempo, ci si interroga sulle vere motivazioni che hanno portato alla separazione.
Milan, era pronto il cambio in panchina: il retroscena (Getty Images) – calcioinpillole.com
In tanti parlano di un primario dissidio venuto fuori tra Maldini e Cardinale riguardante Stefano Pioli. Nello specifico, l’ormai ex DT avrebbe messo in discussione l’operato del tecnico emiliano nel corso della stagione, non soddisfatto della gestione di alcuni calciatori e delle strategie in campo. Ma la proprietà riteneva e ritiene intoccabile Pioli e il lavoro fatto al Milan. Non a caso la sua presenza è stata confermata in toto, con anche maggior potere e autonomia affidatigli nelle scelte di mercato.
E il retroscena che giunge da Il Corriere dello Sport si sposa perfettamente con tale tesi. Paolo Maldini, secondo la fonte, stava programmando un cambio in panchina prima di essere licenziato dal club.
Milan, era pronto Pirlo per la panchina
Il Corriere dello Sport rivela che Paolo Maldini stava progettando non soltanto una rivoluzione della rosa milanista, ma anche della panchina. Avrebbe infatti voluto al posto di Stefano Pioli l’amico ed ex compagno Andrea Pirlo. Tra i due c’è da sempre un rapporto speciale, nato sul campo ai tempi del grande Milan, poi mantenuto e curato negli anni. Ebbene, Paolo Maldini avrebbe voluto trasformare quel rapporto in professionale, ma non ha avuto né il tempo né il modo di farlo.
Serie A
Juventus, Scanavino annuncia: “Allegri confermato, su Giuntoli…”
Maurizio Scanavino, DG della Juventus, ha confermato Max Allegri sulla panchina dei bianconeri. Le sue dichiarazioni sul tecnico e sul possibile arrivo di Giuntoli.
Juventus, Scanavino conferma Allegri
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
“Allegri non è mai stato in discussione, con lui c’è totale condivisione di tutti gli scenari futuri, dal mercato, alla parte sportiva, al quadro ecomomico-finanziario della società. Con Allegri abbiamo incontri e contatti quotidiani da sempre. In questi mesi abbiamo attraversato insieme questa bufera, il nostro rapporto si è consolidato in tempi molto rapidi. Non sono mancati momenti di confronto, anche accesi in alcuni casi, ma con critica costruttiva e autocritica. Con la volontà di fare il meglio per i giocatori e la società. Nella bufera che abbiamo vissuto abbiamo operato bene, non solo dal punto di vista delle performance sul campo, che magari in alcune occasioni potevano essere migliori; ma che alla fine hanno portato a un terzo posto sul campo e ad essere ad un passo dalle finali nelle due competizioni. L’inizio di stagione non è stato eccellente, e nel finale di stagione c’è stato il crollo legato a questioni psicologiche. Due giorni dopo la mia nomina ci siamo trovati con 15 punti di penalità e l’inibizione di Cherubini. In quel momento abbiamo creato un gruppo di lavoro con Calvo e la promozione di Manna che ha lavorato molto bene. Giovanni ha dimostrato di avere grandi capacità: lui prenderà in mano al 100 percento le fasi di mercato che ci aspettano nei prossimi mesi. Lasciando a Calvo la parte manageriale. Giuntoli? Ha un contratto con il Napoli ancora per un anno, non mi sembra corretto commentare ulteriormente. Dobbiamo procedere rapidamente verso il futuro lasciandoci alle spalle questi momenti di incertezza. Situazioni e scenari non consolidati non sono alla nostra valutazione in questo momento”.
Serie A
Lazio, Lotito contatta Peruzzi: ritorno possibile solo in un caso
Dopo l’addio di Igli Tare, che ha lasciato la Lazio negli ultimi giorni dopo un matrimonio durato 18 anni, in casa biancoceleste si comincia a progettare il nuovo assetto societario. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, nelle ultime ore Claudio Lotito avrebbe contatto Angelo Peruzzi proponendogli di tornare a Formello in qualità di team manager, ruolo occupato fino all’estate del 2021.
Lazio, Peruzzi chiede garanzie per il ritorno
(Photo by Marco Rosi – SS Lazio/Getty Images)
Sarri vorrebbe una figura che faccia da collante fra squadra e società e avrebbe dunque dato l’ok. Al momento però l’ex portiere, pur lusingato dalla proposta, avrebbe deciso di temporeggiare perchè non accetterebbe solo un semplice ruolo di rappresentanza ma vorrebbe anche del margine operativo.
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