Milan, Ibrahimovic: “Non ho mai perso la passione per quello che faccio”

Ibrahimovic

Fabrizio Carabelli/Imago

Il Milan tra poche ore scenderà in campo per il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro la Stella Rossa. Dopo il 2-2 dell’andata in Serbia, ai rossoneri basterà non perdere la gara di questa sera per andare avanti nella competizione. Dopo la doppia sconfitta in campionato contro Spezia e Inter, i rossoneri devono ripartire affidandosi al loro giocatore più rappresentativo: Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante ha rilasciato una lunga intervista al canale svedese Discovery+. Ecco le sue dichiarazioni:

“Quando sono tornato al Milan la prima domanda che mi hanno fatto riguardava il fatto che tutti gli ex rossoneri che dopo qualche anno sono tornati in squadra non hanno mai raggiunto gli standard precedenti. Mi hanno chiesto quale sarebbe stata la differenza fra me e loro. La risposta è semplice, io non ho mai perso la passione per quello che faccio”.

“Quando scendo in campo, specialmente da dopo l’infortunio, ogni volta che tocco il pallone mi sento come un ragazzino che mangia le caramelle per la prima volta. Sono felice e grato per ogni volta che posso indossare le scarpette da calcio, scendere in campo, sentire l’odore dell’erba, ricevere il pallone e toccarlo quante più volte possibile”.

“Quando ero infortunato non ho toccato il pallone per molti mesi e ho sofferto. Immaginate: 20 anni di carriera vissuti toccando il pallone, in pratica tutta la mia vita, poi arriva un momento in cui passi dal toccare il pallone ogni giorno a non toccarlo più. Non è stato semplice, anche perché non è stata una cosa graduale: toccavo il pallone tanto e ogni giorno, poi all’improvviso non ho potuto più farlo”.

“In quel momento ho capito che il pallone è il mio migliore amico e che voglio averlo al mio fianco per il resto della mia vita. Ecco perché provo questa felicità ogni volta che scendo in campo. Gioco al Milan, ai massimi livelli. Ci sono tante persone gelose, tanti che vorrebbero essere in questa situazione, ma non tutti possono farlo”.