Milan, il fattore Pioli e i giovani dal valore quasi triplicato

Milan giovani

(Photo LaPresse - Spada via Imago Images)

In casa Milan si continua a lavorare per il ritorno in Champions League, andando a cullare quel sogno scudetto a cui, ormai, tutti hanno fatto menzione, con le parole e con i fatti. Dalle parole di Ibrahimovic a quelle del neo arrivato Tomori. Dai risultati in campo, agli acquisti della dirigenza nella sessione invernale, Mandzukic su tutti. L’arrivo del croato, unitamente a quello di Ibrahimovic e Kjaer un anno fa, si discosta dalla filosofia principale di questo Milan di giovani. Una filosofia volta alla ricerca dei prospetti interessanti come patrimonio per l’avvenire calcistico. L’anno scorso furono Leao, Bennacer, Theo Hernandez e Saelemaekers. Quest’anno Tonali, Hauge, Kalulu, Brahim Diaz e lo stesso Tomori.

Oltre alla vetta della classifica, sono anche le prestazioni dei singoli ad aver esaltato le ambizioni del Milan. Oltre all’impatto del leader naturale Zlatan Ibrahimovic, così come Simon Kjaer e i già presenti Franck Kessié e Hakan Calhanoglu – senza dimenticare il gioiello Gianluigi Donnarumma – la crescita dei ‘piccoli’ di casa Milan è stata esponenziale. Meriti condivisi ma, in particolare, un plauso va al tecnico Stefano Pioli che, dopo anni complessi, ha trovato la quadra tattica più congeniale per la qualità dei suoi giocatori. Prendendo come riferimento il portale Transfermarkt, pur sapendo che i prezzi del mercato sono mutevoli e influenzati da più fattori, si può notare tale crescita.

Theo Hernandez e Bennacer i colpi assoluti di Maldini

Il francese Theo Hernandez (classe 1997), approdato in rossonero per circa 20 milioni di euro, ora ne vale 50. Più della metà. Ismael Bennacer, anch’egli classe ’97, venne acquistato dal Milan per 16 milioni, ora ne vale 40. Alexis Saelemaerkers, giunto a gennaio 2020 per un’operazione da 7 milioni di euro, ora sfoggia un valore da 18 milioni di euro. Hauge, nonostante le battute d’arresto dopo un inizio sfavillante, passa dal valore di 4,5 milioni a 10. Un lavoro straordinario che, senz’altro, fa strofinare le mani anche ai piani alti, rappresentati da Ivan Gazidis che, questo tipo di progetto, lo ha imbastito e seguito fin dall’inizio, contro l’opinione di molti dello stesso ambiente Milan, Boban in primis. Ora i rossoneri, oltre alle ambizioni d’alta classifica, sperano di continuare il percorso vedendo crescere anche quelli che, verosimilmente, stanno facendo un po’ più fatica come Tonali. Il Milan vuole continuare a costruire sui suoi giovani.