Milan, Maldini: “Nessun incontro per Leao, Maignan fra 10 giorni”

Milan Maldini

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

In una serata decisiva per il Milan dopo quattro sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, Paolo Maldini ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni a Dazn. Davanti un avversario tosto come il Torino, ma al momento l’ostacolo più duro dei rossoneri sembrano essere proprio loro stessi.

(Photo by Yasser Bakhsh/Getty Images)

Le parole di Maldini prima di Milan-Torino

“Calabria si riferiva a cose spiacevoli sentite sui social a cui darei poco spazio perchè sappiamo come funziona. Dobbiamo prendere i social con i pro e i contro cercando di rispettare gli altri, ma non essendo regolamentata diventa difficile da regolamentare. Ogni partita è ormai un’occasione. Inutile nascondere che gennaio non è iniziato nella migliore delle maniere anche se abbiamo vinto la prima partita e dominato la seconda che poi abbiamo pareggiato negli ultimi minuti. Poi le altre partite sono state sotto le aspettative.”

“Noi siamo tutti in discussione sempre e giudicati ogni tre giorni. Questa è la storia della mia vita e di chi fa questo lavoro. Pioli non è assolutamente in discussione. Il cambio di modulo arriva per cercare di trovare una solidità che si è persa. Fino alla partita con la Salernitana eravamo in linea con i punti con l’anno scorso. L’unica cosa cambiata erano i punti che il Napoli aveva fatto in una prima parte di campionato straordinaria e in più ci siamo qualificati agli ottavi di finale di Champions League rispetto all’eliminazione prematura dell’anno precedente.”

“Il lavoro è stato fatto bene, la ricerca è stata quella di tornare a fare quello che si faceva prima, ma poi quando in campo non ti riesce vuol dire che l’aspetto mentale fa il resto. Cerchi di trovare stimoli per entrare nella testa dei calciatori e questa è una funzione dell’allenatore e della società. Sappiamo che abbiamo una squadra giovane. Noi anche con la squadra migliore al mondo siamo passati in periodi anche peggiori, questa è una cosa difficilmente controllabile e non c’è una ricetta per uscire.”

“Quando abbiamo preso Leao giocava come seconda punta sulla sinistra, come oggi. Lui ha grandi doti di velocità, ma quando ha giocato sulla fascia è stato immarcabile, magari non sempre continuo. Il fatto di tornare in una posizione più centrale non lo disturberà più di tanto. Ha sviluppato una capacità di essere più letale. Gli manca l’attacco dello spazio senza palla. La firma manca anche a noi. Questo non è il momento migliore per pensarci. Dobbiamo pensare alle partite. Non c’è in previsione nessun incontro anche se con il telefono ci si può sentire quando si vuole.”

“Per Maignan non slitta niente, si tratta di una cosa programmata e il rientro è previsto nei prossimi dieci giorni. Poi ci vorrà tempo perchè un portiere che non gioca da tanto deve riprendere distanze e rientrare in forma. Lui con due ricadute deve stare molto attento, è una situazione delicata. Siamo passati per una possibilità di intervento durante questi mesi, ma è stata una cosa evitata per fortuna.”