Milan, ora Leao rischia il posto: la gerarchia nell’attacco rossonero

Milan, ora Leao rischia il posto: la gerarchia nell’attacco rossonero

Milan Leao (Foto di Spada, LaPresse) calcioinpillole.com

Il Milan ha pareggiato 0-0 in casa della Juventus il big match dell’ultima giornata di campionato. I rossoneri, dopo un primo tempo non esaltante, hanno cambiato marcia nella ripresa creando diverse occasioni per vincere la partita. La più clamorosa è stata, senza ombra di dubbio, il calcio di rigore fallito da Pulisic. Bisogna però sottolineare anche le due chance avute da Leao. Il portoghese, entrato dalla panchina, ha prima mandato sul fondo una conclusione da dentro l’area piccola e poi sprecato, calciando addosso a Di Gregorio, l’ottimo assist di Modric. La doppia occasione ha portato diverse critiche all’attaccante già finito nel mirino della polemica per l’atteggiamento con cui era entrato contro il Napoli.

In questo primo scorcio di stagione, la situazione intorno all’attaccante è cambiato drasticamente. Quanto fatto nel precampionato facevano pensare ad una titolarità sicura del portoghese; l’esordio stagionale, in Coppa Italia, stava confermando queste sensazioni. Quindici minuti di buon livello, gol dell’uno a zero ma anche l’infortunio che lo ha portato a restare fermo per 45 giorni. Il problema al polpaccio è sempre molto delicato perché si tratta di una parte del corpo a cui prestare molta attenzione onde evitare ricadute. Proprio per questo Leao ci ha messo, forse, più del previsto per tornare a disposizione di Allegri ma nessuno, in casa Milan, si è voluto prendere dei rischi inutili. Nel frattempo la situazione nell’attacco dei rossoneri è cambiata e Leao, per essere titolare, deve cambiare marcia.

Leao, titolarità in dubbio: da Pulisic alla crescita di Gimenez

Il Milan gioca con il 3-5-2 e, in questo sistema di gioco, l’imprescindibile in attacco è Pulisic. Lo statunitense, al netto del rigore sbagliato contro la Juventus, sta dimostrando di essere fondamentale non solo a livello realizzativo ma anche per la sua capacità di creare problemi alla difesa avversaria. Pulisic rappresenta una spina nel fianco per tutte le retroguardie della Serie A; il suo giocare tra le linee e il non dare punti di riferimento mettono in grande difficoltà i suoi marcatori. Prima del match contro il Lecce, Tare aveva sottolineato come si stesse provando di portare a termine lo scambio tra Gimenez e Dovbyk.

Alla fine la trattativa non è andata a buon fine, Gimenez è rimasto e, partita dopo partita, ha migliorato la propria prestazione. Centravanti in crescita e senza un vero e proprio ricambio. I rossoneri, in rosa, non hanno un giocatore abile spalle alla porta, in grado di far salire la squadra e forte nel gioco aereo. Può sicuramente tornare utile nel corso della stagione. Chiudiamo con Nkunku, arrivato dal Chelsea e sul quale il Milan ha investito una cifra importante. Fino a questo momento non ha espresso tutto il suo potenziale ma, quando è stato chiamato in causa, ha dato un primo assaggio delle sue qualità. Nkunku, Pulisic, Gimenez, Leao; ad oggi, il portoghese sembra essere svicolato nelle gerarchie e, per tornare titolare, dipende solo ed esclusivamente da lui.