Milan, i primi segnali dai giocatori in prestito per costruire il futuro

Imago - (Photo by Jonathan Moscrop/Sportimage)

Il Milan continua a seguire il suo progetto, tra risultati finora soddisfacenti, nonostante le recenti frenate e la necessità di pianificare l’avvenire. Il club rossonero, già dedito alla conduzione dello spinoso negoziato per i rinnovi di contratto, dovrà necessariamente decidere in merito al futuro dei giocatori attualmente in prestito, possibili pedine di rilievo del prossimo Milan. La stagione è ancora nelle fasi embrionali ma, certamente, alcuni primi segnali sono arrivati.

I giocatori in questione sono tre: Sandro Tonali, Brahim Diaz, Diogo Dalot. Per ciò che concerne il centrocampista ex Brescia, seppur parlando di un prestito con diritto di riscatto, appare assai remota se non quasi impossibile, l’ipotesi che il club rossonero scelga di non esercitare l’opzione di acquisto definitivo. Oltre alle garanzie di natura “verbale”, offerte dal Direttore Tecnico Paolo Maldini al presidente Cellino, i dettagli contrattuali dell’accordo predispongono un percorso abbastanza certo. L’operazione relativa al classe 2000, è stata avallata direttamente dalla proprietà di Elliott. Inevitabilmente, c’è tutta l’intenzione di fare del numero 8 rossonero un punto fermo per il futuro che, in caso di riscatto praticamente certo, ha pronto un contratto di cinque anni.

Sandro Tonali
OneFootball – (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Dei giocatori attualmente in prestito nel Milan, Tonali è quello che senza dubbio resterà nell’organico rossonero. Le cifre del suo accordo evincono le intenzioni del club: 10 milioni per il prestito oneroso, 15 milioni per il riscatto e 10 di bonus. Al Brescia spetta altresì una percentuale del 10% sulla futura rivendita, qualora questa superi i 30 milioni di importo. L’inizio rossonero di Tonali è stato “balbettante”. Seppur mostrando ottimi spunti di qualità, le prestazioni dell’ex Brescia seguono un trend di crescita ancora a rilento, caratterizzato anche da timori d’approccio. Senz’altro il ritardo di condizione ha influito, causato dal contagio da Covid, risalente a poche settimane prima del trasferimento in rossonero. Finora Tonali ha collezionato 11 presenze tra campionato ed Europa League, di cui 5 da titolare. Dopo un esordio chiaroscuro, il giocatore sta prendendo sempre più confidenza con l’assetto tattico di Stefano Pioli. Il minutaggio offertogli dalla Nazionale, inoltre, sta agevolando il suo pieno reintegro atletico. La forte ridondanza mediatica legata all’infanzia milanista, affiancata dalla narrativa dello “scippo” ai cugini dell’Inter, hanno enormemente accentuato le aspettative del popolo rossonero. Aspettative che hanno ostacolato l’iniziale inserimento di un ragazzo di appena 20 anni, alla prima grande esperienza. I segnali restano comunque buoni e, la dirigenza, non si muove di un centimetro sulla decisione presa in estate.

Brahim Diaz
OneFootball – (Photo by RUSSELL CHEYNE/POOL/AFP via Getty Images)

Senza troppi giri di parole, è certamente l’innesto che più ha esaltato la tifoseria del Diavolo. Arrivato con l’aura del “craque”, lo spagnolo classe 1999 ha da subito mostrato il suo talento. Controllo di palla sublime, coadiuvato da fantasia, estro e senso del gol. Brahim Diaz si è subito preso l’ammirazione di tutto l’ambiente Milan. Seppur contraddistinto da una certa “anarchia” tattica, il trequartista di proprietà del Real Madrid si può già annoverare tra le soluzioni più importanti di Stefano Pioli, data anche la versatilità di ruolo. L’accordo tra Milan e blancos, prevede un semplice prestito secco, senza cifre pattuite per un eventuale riscatto. Le indiscrezioni parlano di contatti frequenti tra i club per trovare una via percorribile ma, oggettivamente, non sarà facile strappare alle merengues un talento su cui anche loro credono molto, pur non potendogli ritagliare un certo spazio nell’immediato. Brahim Diaz può già vantare 10 presenze totali, divise equamente tra Serie A ed Europa League, con annessi 3 gol e 1 assist. Il suo futuro in rossonero è ancora tutto da decifrare e, inevitabilmente, molto passerà anche dall’epilogo della vicenda rinnovo legata a Çalhanoglu.

Diogo Dalot
OneFootball – (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Il terzino portoghese del Manchester United è arrivato nella fasi finali del calciomercato. Gli addetti ai lavori, fin da subito, hanno parlato di un potenziale talento pronto ad esplodere. Probabilmente perché il suo arrivo nei Red Devils fu fortemente caldeggiato da Josè Mourinho che, verosimilmente, fece spendere 22 milioni allo United per assicurarsi le prestazioni del terzino, ai tempi al Porto. Diogo Dalot, inevitabilmente, ha visto molto meno il campo rispetto agli altri due giocatori menzionati. Complice il momento magico di Calabria, nonché l’inamovibilità di Theo Hernandez sulla corsia opposta. Diogo Dalot, tuttavia, ha già trovato un gol e un assist nel match contro lo Sparta Praga. Finora, il terzino portoghese, ha collezionato 4 presenze tra campionato ed Europa League. Tre volte da titolare in campo europeo, una volta da subentrato nell’unica apparizione in Serie A. Pur essendo un destro naturale, la migliore prestazione di Dalot si è potuta ammirare sulla fascia sinistra, proprio contro i cechi. Il suo rendimento è stato crescente, seppur dettato da qualche sbavatura di troppo. Anche in questo caso, il Milan si è accordato per un semplice prestito secco. Utile come alternativa a Theo Hernandez, nonché come jolly sulla fascia destra, in attesa di capire il destino di Andrea Conti e, presumibilmente, proprio l’ex Atalanta detterà la linea del Milan sull’eventuale riscatto che, ad ogni modo, potrebbe evolvere su cifre abbordabili per il club e, senz’altro, inferiori rispetto alla situazione di Brahim Diaz.

La stagione è ancora agli inizi e il Milan, nonostante un primo bilancio, avrà ancora modo di strutturare la sua strategia sui giocatori attualmente in prestito, in attesa di dare una svolta sul fronte rinnovi.