Milan, Tomori: “Scudetto emozione incredibile: Maldini? Mi disse che…”

milan tomori

(Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

Il difensore del Milan Fikayo Tomori si racconta. In una intervista concessa al canale Youtube Players’ Tribune Football, l’inglese parla della sua esperienza in rossonero, da quando è arrivato fino alla conquista dello Scudetto nel maggio scorso.

Milan
(Photo by Chris Ricco/Getty Images)

Milan, Tomori: “Ho parlato con Maldini 6 mesi prima”

Nel corso dell’intervista, riportata da MilanNews.it, Tomori parla dello Scudetto con il Milan: “C’era un mare di persone. Era incredibile. Il tunnel era bloccato perché c’era troppa gente, eravamo là ed hanno bloccato tutto, noi li vedevamo, sentivamo che picchiavano sul pullman e pensavo ‘Wow, pazzesco’”. Avevano tutti questi fumogeni colorati. Era tutto scuro, non si vedeva nulla. Riuscivamo solo a vedere i fumogeni e sentire i loro cori. Succede qualcosa e sentiamo un forte boom. Un qualcosa che non ho mai vissuto in vita mia. Immagina se vinciamo la Champions League”.

Poi svela un retroscena sul suo arrivo: “In realtà iniziò tutto nell’estate del 2020. La prima volta che parlai con Maldini. Ricordo che eravamo su zoom, si collegò e io rimasi un po’ così… Parlammo parecchio. Come prima cosa devo dire che parla benissimo inglese. Quando parlò in inglese così bene fui molto sorpreso. Parlammo per un po’. Ero seduto lì e realizzai che avevo appena parlato con Maldini. Nella mia testa stavo pensando: ‘Anche se alla fine non vado al Milan, posso dire di aver parlato con Maldini’. Mi disse: ‘Ho sentito che vieni al Milan’. Era qualche giorno prima, ma ero già in una situazione in cui in cui il trasferimento non era stato accettato ma sapevo che se avessi dovuto lasciare il Chelsea sarei andato al Milan. Purtroppo, non successe quindi rimasi altri sei mesi al Chelsea. Ricordo che pensai: ‘Milan? Wow, sarebbe fantastico’”. Forse non mi sentivo ancora pronto per il trasferimento. Andare in un’altra nazione e tutto il resto”.

Poi cambiò qualcosa: “Arrivò dicembre e ci fu la finestra di mercato invernale, parlai con il mio agente e a quel punto dissi subito sì. Con la testa ero già lì ma non lo dissi a nessuno per superstizione. Arrivai con il mio agente, entrammo a casa Milan e c’erano tutte le Champions League, un sacco di palloni d’oro. Pensai: ‘Questo è davvero un grande club'”.

Milan Tomori
(Photo by Marco Luzzani, Onefootball.com)

La prima volta a San Siro

Sulla prima volta a San Siro: “Non ero stato a San Siro, ci andai la prima volta durante la pandemia. Era diverso senza spettatori. La prima volta mi sono guardato intorno ed era fantastico. La prima partita che mi ha fatto venire i brividi è stata la prima di Champions League. Eravamo riusciti a qualificarci dopo un po’ di tempo. Giocammo contro l’Atlético Madrid e ricordo di non aver mai sentito qualcosa del genere. Ero impressionato”.

Infine, torna sulla festa Scudetto: “Mi ricordo che ho guardato fuori dal pullman e c’erano così tanti tifosi. Ci abbiamo messo cinque ore e mezza per fare cinque chilometri. C’erano troppi tifosi, era pazzesco. Poi siamo arrivati al Duomo non riuscivamo a vedere nulla. C’era una marea di persone. Potevi sentire il loro amore e cosa significasse per loro. Per me è stata la gioia più grande. Loro ci supportano in ogni occasione e per tutta la stagione. Sicuramente ci hanno aiutati a vincere. È una cosa difficile da spiegare per chi non c’era. Era semplicemente fuori dal mondo”.