Napoli, arriva la confessione di De Laurentiis su Rudi Garcia

Napoli De Laurentiis

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista al Corriere dello Sport. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni. 

Il mondo Napoli non sta vivendo di certo il migliore dei momenti, specialmente dopo le meraviglie realizzate nella passata stagione. I partenopei sono passati infatti dalla vittoria dello Scudetto alla necessità di operare un cambio sulla panchina prima di Natale, ed a raccontare questa situazione, oltre che alcuni interessanti retroscena, è stato proprio il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis, nel corso di un’intervista al Corriere dello Sport.

Napoli De Laurentiis
(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Napoli, le dichiarazioni di De Laurentiis al Corriere dello Sport

Su Rudi Garcia
“Quando l’ho presentato avrei dovuto fare un coup de théatre e dire coup de theatre, dicendo, subito dopo averlo presentato, di mandarlo via. Uno che arriva e dice che non conosce Napoli e non ha mai guardato una partita… Avrei dovuto capire, invece ai tempi la presi a ridere. Il fatto è che lo ha ripetuto anche altre volte. Avrebbe potuto fare lo stesso calcio di Spalletti, invece mi ha costretto a mandare via un preparatore perfetto”.

Sulla questione Superlega
“La mossa è stata sbagliata, ma ha sortito un cambiamento. Adesso bisogna ragionarci seriamente. Ho già parlato con Florentino Perez e siamo d’accordo sul mettere a tavolo dei veri imprenditori, e non solo e piu presidenti solo nominali. Nel 2021 la proposta non mi concinceva e ne parlai con Andrea Agnelli. Oggi farei una Lega E , dove “E” sta per “Elite”, con 14 posti per sole squadre di città con il piu alto numero di tifosi. Poi imposterei la Serie A su 2 gironi da venti squadre e rendere il resto dilettantismo, che possa fungere da vivaio”.

Sulla scelta del dopo Spalletti
“Il primo che ho contattato è stato Thiago Motta. Non ci ho visto male eh? Ma lui non se l’è sentita. Prendere le redini di una squadra che ha appena vinto lo scudetto è molto difficile. Poi sono andato su Luis Enrique e mi ha tenuto fermo per tre giorni, chiedendomi tantissimi soldi. Sembrava potessimo trovare un accordo ma poi ha rifiutato, perché voleva ancora più soldi. Nagelsmann? Si, ma ne ho valutati 5/6, non di piu. Alla fine andai su Garcia perché aveva fatto due secondi posti in Italia con spogliatoi turbolenti”.