Il Napoli batte l’Atalanta 2-0, decisivi Kvaratskhelia e Rrahmani

Napoli Atalanra Kvaratskhelia Rrahmani

(Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP) (Photo by FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

Termina qui la partita tra Napoli e Atalanta, gli azzurri vincono contro gli orobici per due reti a zero volando momentaneamente a +18. Decisivi Kvaratskhelia e Rrahmani.

Un primo tempo bloccato termina 0-0

Il Napoli inizia subito a ritmi alti, nei primi dieci minuti la compagine di Spalletti si dimostra aggressiva cercando sin da subito il vantaggio. Politano, al sesto minuto, impensierisce subito Musso che devia il tiro dell’esterno in calcio d’angolo. Al 27’ è Kvaratskhelia a rendersi pericoloso con un azione sull’out di destra: il georgiano salta due uomini con un solo dribbling e da una posizione defilata calcia verso la porta trovando un Musso super preparato che la devìa in calcio d’angolo. La migliore occasione del Napoli arriva al 40’ quando Politano calcia un rigore in movimento scaraventando il pallone sul portiere. Ancora una volta l’esterno pecca nella fase realizzativa. Al doppio fischio dell’arbitro c’è stato un dibattito tra Spalletti e Zapata, a causa dell’elevata richiesta di ammonizioni degli orobici. Gli ammoniti della prima frazione sono Osimhen, Ruggeri e Scalvini.

Kvaratskhelia sblocca la partita, Rrahmani la chiude

Il secondo tempo inizia subito con gli azzurri protagonisti: Osimhen, con una rovesciata, illumina gli occhi dei tifosi partenopei senza però regalarne la gioia del gol. Ma il bello – per il Napoli – arriva quando Kvaratskhelia, con una serie di finte (contro 8 maglie bergamasche) porta gli azzurri in vantaggio estasiando i propri supporters. Poche occasioni nei primi 30’ per l’Atalanta, solamente Zapata su calcio d’angolo si rende pericoloso con un colpo di testa centrale, parato poi da Gollini. Ribaltamento di fronte al minuto 77 con Rrahmani che da calcio d’angolo batte Musso di testa: la compagine di Spalletti va avanti di due gol. I partenopei volano a +18 in attesa delle partite di Milan e Lazio, Spalletti vince una gara molto ostica grazie anche alle giocate dei singoli opprimendo il gioco degli orobici.