Napoli, Gollini: “A Firenze mi sono sentito preso in giro”

Napoli Gollini

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Il portiere azzurro, Pierluigi Gollini, ha parlato a DAZN al termine del match tra Napoli e Atalanta, valido per la 26a giornata di Serie A. L’ex Tottenham, reduce dall’esordio in maglia partenopea, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa in merito al passato a Firenze. Ecco le sue dichiarazioni.

Napoli, le dichiarazioni di Gollini al termine del match contro l’Atalanta

Sulla sua consapevolezza“Ho sempre creduto nelle mie qualità, quando giochi in una squadra del genere tutto viene più facile. E’ bello giocare con loro, ti diverti, ci divertiamo in allenamento ed è stato un debutto speciale soprattutto contro l’Atalanta. Far parte di questo gruppo mi ha aiutato ad essere sereno e fare la partita che ho fatto”.

Quanto ti è diventato automatico dosare il lancio per Osimhen? “Sono cose abbastanza naturali, ci alleniamo sempre tutti alla stessa maniera perché non fa differenza tra titolari e quelli che giocano di meno. Per un giocatore è una cosa che ti aiuta”.

Vi siete detti qualcosa con Spalletti a fine gara? “E’ stato molto umano con me da quando sono arrivato, i primi sei mesi a Firenze sono stati duri e non avevo più voglia di giocare. Avevo perso la passione, ho vissuto dei momenti difficile e arrivando a Napoli ho ritrovato me stesso. Il mister prima di accogliermi come giocatore mi ha accolto come uomo”.

Cosa è successo a Firenze? “Non mi era mai capitato nella mia carriera di sentirmi presi in giro, siamo pagati per allenarci al massimo però per me il calcio è sempre stato la mia vita e quando non sto bene faccio fatica ad esprimermi in campo. Quando ero a Bergamo mi sentivo come in una famiglia, la stessa cosa che succede a Napoli”.

Che giocatore è Kim? “E’ un mostro, non lo conoscevo e mi ha fatto capire quanto è forte. E’ un ragazzo che ha tante componenti”.