Napoli in dieci, ma Insigne vale per due

Insigne vale per due

Photo Cesare Purini / Insidefoto CesarexPurini

Ha esordito subito con uno stress-test il Napoli di Luciano Spalletti contro il Venezia: riuscire a vincere con un’espulsione ed un calcio di rigore sbagliato non è da tutti. Quando l’espulsione ricade sul tuo attaccante di punta ed a sbagliare il calcio di rigore ci pensa il tuo capitano poi, le difficoltà si raddoppiano. Per fortuna del Napoli, però, le difficoltà non sono state le uniche a raddoppiarsi: si sono raddoppiati i calci di rigore e si è raddoppiato il capitano. Sí, perché il Napoli che ha battuto il Venezia è rimasto in dieci uomini poco dopo il 20’, ma Insigne vale per due.

”Capitano vero”

“Insigne ha fatto vedere come si fa il capitano”. Parola di Luciano Spalletti che nel post partita ha elogiato il numero 24 azzurro. Una partita da capitano vero quella di Lorenzo, coincisa con il ritorno del pubblico, alla prima volta del Diego Armando Maradona con il tifo. Ed è stata una prima volta significativa per il Napoli ed il futuro del suo capitano. Il rapporto tra i tifosi azzurri e Lorenzo Insigne è sempre stato una sorta di matrimonio: un grande amore, ma anche tanti momenti difficili. Un po’ per colpa dei tifosi che non perdonano mai niente al proprio beniamino ed un po’ per colpa dello stesso Insigne che in passato si è fatto scappare gesti e reazioni da evitare verso il pubblico. Ieri, però, Napoli non ci ha pensato su due volte: “C’è solo un capitano” ha urlato il Diego Armando Maradona ad un Insigne che in molti danno per partente. E forse proprio per coprire quelle voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Napoli, i tifosi azzurri hanno gridato forte, quasi come il Maradona fosse pieno e non al 50% della propria capienza. Ed Insigne ha risposto da capitano.

Insigne vale per due 

All’espulsione di Osimhen il Napoli è rimasto in dieci, ma Insigne vale per due. Il capitano azzurro ha subito caricato ambiente e squadra. Alla vista del cartellino rosso verso il nigeriano, Insigne ha subito richiamato l’attenzione dei suoi compagni: “Continuiamo! Non ci fermiamo e usiamo la testa!”. Sono stati questi i messaggi mimati da Insigne ai compagni di squadra e quando la mano di Caldara gli ha consegnato il pallone del primo calcio di rigore, Insigne ha avuto l’occasione di portare in vantaggio i suoi: fallita. Un rigore calciato malissimo in una partita che sembrava maledetta. Il Maradona, però, è rimasto dalla parte di Insigne: cori e applausi per il proprio capitano, sempre e comunque. Cinque minuti dopo la mano di Ceccaroni ha regalato ad Insigne una seconda opportunità e Lorenzo, da capitano vero, non ci ha pensato su due volte: ha subito richiesto la palla. Politano gli ha detto qualcosa nell’orecchio prima di augurargli buona fortuna: esordire con un doppio rigore sbagliato in una partita difficile da sbloccare, non sarebbe stato il massimo, ma Insigne ci ha messo personalità. Anzi, Insigne ci ha messo gli attributi: quelli mimati dallo stesso capitano azzurro dopo il calcio di rigore trasformato spiazzando il portiere avversario. Un Insigne che entrerà poi anche nell’azione del raddoppio firmato da Elmas prima di uscire tra gli applausi del pubblico. Applausi per una partita da capitano vero, alla faccia di un contratto in scadenza e delle voci di mercato.