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Serie A

Napoli, miglior squadra d’Europa per media punti. E la Champions…

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Napoli punti

Il Napoli sta disputando una stagione letteralmente incredibile. La squadra partenopea sta “ammazzando” il campionato di Serie A grazie ad un percorso quasi perfetto nel torneo. Con uno score di 18 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta in 21 giornate gli uomini di Spalletti hanno totalizzato 56 punti sui 63 a disposizione.

Napoli punti

(Photo by Gabriele Maltinti, Onefootball.com)

Napoli, miglior team d’Europa per media punti. E con Kvara e Osimhen si può sognare anche in Champions

Un vuoto creato con le avversarie (la “più vicina” resta l’Inter a -13, unica squadra a mandare KO il Napoli in campionato) che sta alimentando un sogno Scudetto che manca da 32 anni e che ogni domenica che passa diventa sempre più concreto.

Una supremazia di gioco, tecnica e tattica su tutte le avversarie merito del lavoro straordinario di Luciano Spalletti. Il tecnico toscano ha plasmato a suo piacimento una macchina quasi perfetta, sapendo sopperire anche ai pesanti addii in estate.

Un dominio che si certifica anche nei numeri, con il Napoli che è sia il miglior attacco (51 gol fatti) che la miglior difesa (15 reti subite) della Serie A.

I partenopei sono la squadra migliore d’Europa in questo momento. Nemmeno le altre capoliste dei top 5 stanno facendo meglio. In Premier League l’Arsenal ha 50 punti in 20 giornate, il Barcellona 53 punti in 20 giornate, il PSG 54 punti in 22 giornate e il Bayern Monaco 40 punti in 19 giornate. E anche la media punti non mente, con il Napoli che è in vetta con 2,67 a partita.

L’unico vero passo falso finora è stato in Coppa Italia, dove gli Azzurri sono stati eliminati agli ottavi di finale contro la Cremonese. Un errore di passaggio e comunque cancellato dal percorso in Champions League.

Già la Champions League, dove nella fase a gironi il Napoli ha svolto un percorso quasi perfetto conquistando 15 punti sui 18 a disposizione, passando come primo in un gruppo composto da Liverpool, Ajax e Rangers.

Negli ottavi di finale la banda di Spalletti se la vedrà con l‘Eintracht Francoforte, attuale detentore dell’Europa League. Un avversario da non sottovalutare, ma il Napoli non può non darsi carica con la forza dei suoi numeri e dei suoi due campioni.

Merito di tutti, ma ovviamente Kcvicha Kvaratskhelia e Victor Osimhen sono gli uomini in più del Napoli. Il georgiano ha messo a referto finora 10 gol e 14 assist in stagione, mentre l’attaccante nigeriano è a quota 17 gol e 4 assist.

Numeri incredibili che sicuramente potranno spingere il Napoli verso l’obiettivo quarti di finale (mai raggiunto nella storia del club) e magari anche sognare qualcosa in più.

Serie A

Roma, Abraham operato al ginocchio: lunghissimi i tempi di recupero

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tempi di recupero Abraham

La stagione con la maglia della Roma per Tammy Abraham si è concluso come peggio non si poteva. Prima la Finale di Europa League persa ai calci di rigore contro il Siviglia e poi il bruttissimo infortunio rimediato nell’ultima partita di Serie A contro lo Spezia. Il centravanti nella gara contro i liguri si è procurato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il giocatore è stato operato nella giornata odierna a Londra e il club giallorosso ha diramato un comunicato ufficiale sulle sue condizioni.

Roma, Abraham operato al ginocchio: il comunicato

“Tammy Abraham è stato sottoposto in data odierna a intervento chirurgico al ginocchio sinistro per la ricostruzione del legamento crociato anteriore. L’intervento, effettuato dal dottor Andy Williams presso il Cromwell Hospital di Londra, alla presenza del responsabile sanitario dell’AS Roma, dottor Massimo Manara, è terminato con successo. Il calciatore resterà nella clinica londinese per alcuni giorni e inizierà a breve il ciclo di riabilitazione stabilito dallo staff medico del Club. Forza Tammy!”

Sono lunghissimi i tempi di recupero previsti. Abraham non sarà in campo nella prima parte della prossima stagione. Per lui sono previsti 8-9 mesi di stop. Potrebbe rientrare tra la fine di marzo e l’inizio di aprile del 2024.

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Serie A

Milan, ufficiale: dopo Maldini via anche Massara

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Milan Massara

Continua la rivoluzione in casa Milan. Il club rossonero dopo aver mandato via Paolo Maldini, pochi minuti fa ha annunciato ufficialmente l’addio anche al direttore sportivo Frederic Massara. L’annuncio è arrivato con un breve comunicato pubblicato sul sito internet dei rossoneri e sui profili social. Massara arrivò al Milan nell’estate del 2019 ed insieme a Maldini è riuscito a costruire la squadra che prima è tornata a giocare la Champions League e poi addirittura a vincere lo Scudetto nella stagione 2021/22.

Milan-Massara è addio: il comunicato

“AC Milan annuncia che Frederic Massara conclude il suo incarico nel Club. Ringraziamo Ricky per il suo contributo al progetto di crescita del Milan in questi anni”.

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Milan, squadra e tifosi delusi: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic

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Ibrahimovic nuovo dirigente Milan

L’addio di Maldini e Massara al Milan ha lasciato una ferita aperta. Tifosi e giocatori sono pervasi dalla frustrazione. L’arrivo in dirigenza di Ibrahimovic potrebbe sistemare le cose? L’ipotesi è concreta

Quanto accaduto nelle ultime 48 ore al mondo Milan è da considerarsi clamoroso. Gerry Cardinale ha deciso di riformare la dirigenza rossonera, e dunque di licenziare Paolo Maldini e Frederic Massara. Per il primo, ormai ex Direttore Tecnico, è già arrivato il comunicato ufficiale. Per il secondo, direttore sportivo, l’annuncio è atteso in giornata. Ma la strada per il futuro sembra ormai tracciata. La proprietà americana ha deciso di riformulare ruoli e compiti. Al momento, non è previsto l’inserimento di nuove figure, ma il tutto potrebbe cambiare presto.

Ibrahimovic nuovo dirigente Milan

Milan, l’ambiente è deluso: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic? (Getty Images) – calcioinpillole.com

La nuova struttura dirigenziale del club rossonero vedrà il proprietario Gerry Cardinale essere più presente a Milano, l’AD Giorgio Furlani gestire le trattative di mercato, con Geoffrey Moncada e l’allenatore Stefano Pioli ad avere maggiore voce in capitolo e nella scelta dei profili. In tutto ciò sarà fondamentale l’utilizzo dei dati, strategia moderna che Cardinale ha già sperimentato con il Tolosa. Tutto abbastanza chiaro, ma inevitabilmente qualcosa si è rotto a Milanello dopo il licenziamento di Maldini e Massara.

I giocatori, in primis, hanno in un certo qual senso espresso il loro dissenso sui social, postando diverse foto in compagnia dell’ormai ex duo dirigenziale. Si era creato un rapporto simbiotico e familiare tra i rossoneri, Paolo e Frederic. Secondo diverse fonti, si rischia una spaccatura totale tra società e spogliatoio. Per recuperare al guaio, Cardinale potrebbe inserire in dirigenza una figura estremamente carismatica.

Milan, addio a Maldini: Ibra il sostituto?

Secondo quanto riporta il Giornale nella sua edizione odierna, Zlatan Ibrahimovic rappresenterebbe la soluzione alla situazione di instabilità che si sta vivendo a Milanello. Lo svedese ha dato l’addio al calcio soltanto domenica sera, tra le lacrime generali di tifosi e compagni di squadra, ormai ex. “E’ un addio al calcio, ma non a voi” aveva pronunciato al microfono dinnanzi ad un San Siro straziato. Un segnale che potrebbe aprire ad una carriera da dirigente nel club rossonero? E’ presto per pensare a tali scenari, ma con la delusione recata dall’addio di Paolo Maldini, la carta Ibrahimovic potrebbe essere una soluzione per Gerry Cardinale. 

Ibrahimovic nuovo dirigente Milan

Milan, l’ambiente è deluso: Cardinale gioca la carta Ibrahimovic? (Getty Images) – calcioinpillole.com

L’ambiente rossonero, fatto di tifosi e giocatori, sta soffrendo maledettamente il licenziamento di quello che era stato il perfetto collante tra società e spogliatoio. Maldini non era solo un dirigente, ma quella figura di estrema fiducia capace di dialogare coi giocatori, di comprendere emozioni e sensazioni dei più giovani e di avere anche un ruolo fascinoso nelle trattative di mercato. Ebbene, il Giornale ipotizza l’arrivo di Ibrahimovic in dirigenza per prendere il posto di Paolo Maldini.

D’altronde, chi meglio di lui potrebbe svolgere i medesimi compiti? Zlatan rappresenterebbe il collegamento tra il vecchio e il nuovo Milan, un simbolo di incontro tra il campo, la società e i tifosi. Ancora, però, non c’è alcunché di concreto. Il club rossonero e i suoi assetti sono in fase di evoluzione.

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