Napoli-Milan, Donadoni: “In ballo una fetta di scudetto. Tonali simile a Pirlo”

Roberto Donadoni è un doppio ex di Napoli e di Milan. Con il club di De Laurentiis il vice Campione del Mondo del 1994 ha allenato per due stagioni, mentre con la maglia del Diavolo ha fondato da giocatore le sue più grandi conquiste. Alla vigilia del big match fra Napoli e Milan, ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport sulla partita che sarà domani alle 20.45 al Maradona.

Napoli-Milan, palla a Donadoni

Sulla partita: “In questo periodo al Milan le cose non riescono come prima e ci sta che da un punto di vista psicologico, oltre che fisico, paghi un po’. Ma quando incontri la diretta concorrente l’aspetto mentale diventa fondamentale“.

Sugli allenatori: “Spalletti e Pioli hanno adattato l’interpretazione del sistema – un 4-2-3-1 speculare – alle caratteristiche dei giocatori di cui dispongono. E i risultati gli stanno dando ragione, visto che si giocano una fetta di scudetto in questa partita di domani, anche se poi ci saranno altre dieci turni e le insidie sono sempre dietro l’angolo per tutti“.

Su Fabian Ruiz: “E qui parliamo di assolute eccellenze anche a livello internazionale. Di giocatori che andranno oltre il duello, cercando sempre spazi per sviluppare il loro gioco. Lo spagnolo appare più compassato, ma la palla sa farla girare bene e soprattutto anticipa col pensiero la giocata. Da un certo punto di vista mi ricorda Dunga, ma rispetto al brasiliano Fabian è ancora più forte tecnicamente. E poi ha mostrato di saper essere decisivo. Segna parecchio e quello contro la Lazio, oltre ad essere un gol “pesantissimo” e molto bello, è anche voluto. Perché quando hai i difensori davanti che vanno in scivolata, il tiro deve esser per forza a girare e lui l’ha messa lì dove il portiere non poteva arrivare”.

Su Tonali: “A me piaceva parecchio, Tonali, sin dai tempi del Brescia. Poi ha pagato il salto di categoria e ci sta. In questa stagione mi ha davvero impressionato per il salto di qualità che ha fatto. Mi ha stupito soprattutto sotto l’aspetto fisico. Ora è molto più potente. E sa farsi trovare in più parti del campo, giocando il pallone con intelligenza. Non voglio fare paragoni ma ora il suo modo di giocare si avvicina a quello di Andrea Pirlo, vale a dire uno dei migliori di sempre nel suo ruolo. E mi auguro possa essere importante anche in Nazionale con Roberto Mancini. La sfida Fabian-Tonali si risolverà soprattutto sull’atteggiamento della squadra, sul baricentro e sulla interpretazione”.