Napoli, Nazionale e poi la tragedia | Ora campa con 10 € al giorno: “Non riesco più a usare il ginocchio”

I tifosi del Napoli - Foto LaPresse - Calcioinpillole.com
Una vicenda personale e un infortunio lo hanno portato alla decisione di ritirarsi, oggi fatica ad arrivare alla fine del mese
Per molti era uno dei più forti difensori italiani, infallibile nei tackle e negli anticipi sugli avversari, ma la sua carriera ha subito uno stop improvviso. Era stato anche convocato dal commissario tecnico Marcello Lippi ma non si è confermato ad alti livelli.
Cresciuto nel Brescia, riesce a debuttare a 21 anni in serie A tra le fila di un Napoli che stava costruendo un ciclo che avrebbe portato i partenopei a diventare una presenza stabile nelle competizioni europee.
Dopo tre anni in Campania e un infortunio che lo terrà a lungo fuori dal terreno di gioco, con il ginocchio destro che non riesce nemmeno oggi a piegare, riparte da Parma ma altri problemi fisici gli impediscono di giocare con regolarità.
Ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo poco dopo, con la morte di un compagno di squadra che lo ha convinto a dire basta con il professionismo e a rimboccarsi le maniche, ripartendo da zero e pianificando un futuro che potesse essere sereno per lui e per la sua famiglia.
Il ritiro è stato inevitabile, sono molti i rammarichi
Abbandonare la routine, fatta di allenamenti e di partite in programma ogni settimana, è complicato per chiunque si ritiri e in particolare per chi lo fa prima del dovuto per delle condizioni avverse.
Il centrale si è tolto alcune soddisfazioni, è stato apprezzato dalle tifoserie delle squadre in cui ha militato ma avrebbe potuto affermarsi come uno dei migliori, nel suo ruolo, della sua generazione, dopo alcune stagioni di alto livello.
Il coraggio di ripartire da zero, i guadagni sono crollati
Intervistato dal Corriere, Fabiano Santacroce oggi studia per diventare procuratore e lavora con i ragazzi che hanno talento ma vivono in contesti di disagio: “Insegno i valori, gli stessi che il calcio voleva togliermi“.
Ha vissuto dei momenti complicati anche dal punto di vista economico: “Sono passato da ventimila euro al giorno ad avere in tasca dieci euro al giorno. A fare i conti nelle tasche per gestire due bambine nate da poco”. Privilegi ma anche privazioni per chi decide di fare quel mestiere: “Il calcio è un mondo bellissimo, a me però ha riservato anche solitudine”.