Napoli, ok le prime due: alla prossima c’è il test Juventus

Napoli

Copyright: xTanoxPecoraro/LaPressex

Il Napoli vince per 2-1 contro il Genoa e si porta nel gruppetto di squadre a punteggio pieno. Dopo la pausa allo Stadio Maradona arriva la Juventus e lì si capirà dove possono arrivare i partenopei allenati da Spalletti. 

Ci sono voluti 100 secondi per pensare, promulgare e attuare il trattato sull’importanza del centravanti. 100 secondi il tempo impiegato da Andrea Petagna per entrare in campo e segnare con un colpo di testa, su punizione calciata da Fabian Ruiz, il goal partita. Dopo 84 minuti con Insigne falso nove Spalletti decide di schierare la punta fisica pronta a proteggere il pallone e far salire la squadra. L’inizio con il tridente piccolo (Politano, Insigne, Lozano) non dà la verticalità sperata anche per l’incapacità del centrocampo di far arrivare paloni negli ultimi 30 metri. Il Genoa riesce a tenere botta ma il divario dei singoli alla fine emerge e gli azzurri possono festeggiare la seconda vittoria consecutiva.

Vantaggio importante

Approcciare e pensare alla partita contro la Juventus avendo 5 punti di vantaggio in classifica potrebbe essere letto come l’epilogo felice di una rincorsa durata anni. Siamo però ancora nella prima fase di un campionato che, nonostante le analisi già fatte, non può essere letto fino in fondo. Le due vittorie spallettiane dicono che il Napoli, è una squadra capace di sfruttare al meglio gli imprevisti di una partita. Certo, contro Venezia Genoa – squadre dagli obiettivi diversi rispetto agli azzurri – il risultato doveva arrivare per forza di cose, altrimenti si sarebbe parlato di altro, ma reagire all’aggressività di un Genoa mai domo, fino alla fine, è sintomo di una squadra matura e capace di reggere l’urto delle partite. Anche senza Osimhen Zielinski gli azzurri sono riusciti a produrre giocate e segnare. Ora la domanda delle domande: nel periodo della Coppa d’Africa e conseguente assenza dell’attaccante nigeriano, se dovesse andare via Petagna (destinazione Sampdoria), Spalletti è proprio sicuro di voler insistere sul tridente dei piccoli?