Napoli, sfortuna e poca lucidità: così le milanesi sono a un passo

Napoli

(Photo by Alessandro Sabattini, Onefootball.com)

Il KO del 21 novembre per 3-2 contro l’Inter al Meazza sembrava essere stato assorbito. Il Napoli aveva sì ridotto il proprio vantaggio sui nerazzurri da 7 a 4 punti, ma si trovava comunque in vetta e solo al primo KO in campionato dopo 13 giornate.

Il turno di domenica aveva poi restituito un Napoli dominante nonostante l’assenza pesante di Osimhen. La squadra di Spalletti ha dominato 4-0 la Lazio al Maradona e per la prima volta si era presa la vetta solitaria della classifica staccando anche la compagnia del Milan, caduto contro il Sassuolo.

Sono stati ancora i neroverdi però, questa volta a sfavore del Napoli a “intromettersi” nella corsa al vertice. Con l’Inter vincente contro lo Spezia e un Milan sicuro a Genoa, i partenopei si sono trovati con entrambe le milanesi a 1 punto nella serata di ieri.

Il match del Mapei Stadium era partito bene. Dopo un primo tempo combattuto, il Napoli in otto minuti aveva indirizzato sui propri binari la partita, con due perle firmate Fabian Ruiz e Mertens.

Poi un calo di concentrazione, una mentalità d’alta quota ancora da costruire e una serata che a livello di sfortuna e guai muscolari non è certo stata benevola con il Napoli. Che si è trovato a dover fare a meno durante la partita di Koulibaly, Fabian Ruiz ed Insigne, oltre ai già assenti Osimhen e Anguissa.

Il Sassuolo riapre la partita a venti dal termine con Scamacca e a un minuto dalla fine la pareggia con Ferrari, sfruttando una disattenzione difensiva napoletana. Si evita la beffa almeno, i padroni di casa segnano il 3-2 con Defrel ma il Var annulla e si mantiene il pari. Napoli che perde altri due punti sulle milanesi in una classifica diventata cortissima.

Il Napoli è ancora primo, ma qualche certezza sta venendo a mancare. Non tanto a livello di gioco e produzione offensiva, ma un calo oggettivo c’è stato nella mentalità oltre che un abbassamento prestazionale del reparto difensivo.

Prima dell’Inter, il Napoli non aveva mai subito 3 gol in una sola partita di campionato e prima di ieri non erano mai stati rimontati da un doppio vantaggio. E soprattutto al 7 novembre, il Napoli aveva subito solo 4 gol in 12 giornate, per poi subirne 5 nelle ultime 3 mantenendo la porta inviolata solo con la Lazio.

Ora nemmeno il tempo di ricaricare le pile e sabato sera c’è la sfida di Bergamo contro un’Atalanta nemmeno troppo lontana dalla vetta (solo 5 punti) e che con una vittoria potrebbe entrare nel trio della lotta al titolo.

Una trasferta che si preannuncia difficile viste le assenze previste e che gettano un po’ di preoccupazione per gli impegni futuri. Giovedì c’è un match decisivo in Europa League contro il Leicester City, poi l’Empoli e soprattutto il big match contro il Milan il 19/12 a San Siro, prima di chiudere l’anno in casa contro lo Spezia.