Napoli, Spalletti: “Oggi la squadra si è vestita da Napoli”

(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

É da poco terminato il derby campano tra Salernitana e Napoli, vinto dagli azzurri per 1-0 grazie al gol di Zielinski. Ai microfoni di DAZN le parole del tecnico dei partenopei Luciano Spalletti.

“Noi nel primo tempo abbiamo fatto la scelta di giocare con Mertens. Mancando da tanto tempo nella partita vera dei 90 minuti sapevamo che avremmo dovuto sostituirlo prima o poi. Quando la partita si è fatta più fisica, sul finale di gara, c’è Petagna che dà una mano in fase offensiva e in fase difensiva. Quando la squadra avversaria si chiude ci vuole uno fisico che possa prenderla di testa. Se gestivamo meglio la palla, specie quando eravamo in superiorità numerica, non c’era bisogno di far tornare la Salernitana in gara. La Salernitana ha fatto una grande partita, confermando quanto ho detto nel pre-partita sulla necessità di entrambe le squadre di fare punti. I calciatori hanno tirato fuori qualcosa in più e l’abbiamo portata a casa”.

Sull’espulsione di Koulibaly: “Per come l’ho vista è al limite, ma Fabbri ha deciso così. La trattenuta un pochino c’è stata, anche se la palla andava via. E’ giusto che decida l’arbitro, noi dobbiamo soltanto adeguarci e sopperire alla mancanza di uno come Koulibaly“.

Sulla prestazione:“Oggi la squadra si è vestita da Napoli. Quella maglia va riempita bene e oggi i ragazzi sono stati perfetti”.

Sull’esclusione di Insigne: “Insigne ha un affaticamento muscolare, è a rischio di farsi male. Punto. Si gestisce, si guarda come va la partita: 35-40 minuti forse erano troppi, non sai dove vai a parare. Con un quarto d’ora rischi meno… Se poi fosse servita altra qualità per vincerla, ok, ma poi ci sono state mischie e ripartenze: mettere uno tecnico con tutte quelle persone fisiche mi sembrava poco opportuno. Ho deciso di tenerlo fuori, evitando qualsiasi rischio. Ieri in allenamento si sentiva impastato, l’ho fatto decidere: vuoi giocare subito, o vedere dopo? Lui mi ha detto, da calciatore maturo, che se c’era bisogno sarebbe entrato anche rischiando, ma altrimenti di gestire. Non c’è nessun caso”