Nati oggi: Bruno Beatrice, il “mastino” stroncato dalla leucemia

Bruno Beatrice

Bruno Beatrice

Il 5 marzo 1948, a Milano, nasce Bruno Beatrice. Centrocampista di corsa e di lotta, lega il suo nome alla scomparsa prematura più che alle vicende di campo. Cresciuto nelle giovanili dell’Inter, inizia la sua carriera nei dilettanti della Solbiatese, nel 1969. Da qui, passa nel 1971 all’Arezzo, e la stagione successiva alla Ternana, all’epoca in serie A. Con la squadra umbra che alla fine del campionato retrocede in Serie B, Beatrice si trasferisce alla Fiorentina.

A Firenze Bruno Beatrice vive la sua parentesi più felice sul piano calcistico, ma anche più dura sul piano personale. In viola resterà per tre stagioni, dal 1973 al 1976, vincendo la Coppa Italia del 1975. Nell’ultimo anno in Toscana, è costretto a uno lungo stop a causa di una pubalgia cronica. Che i medici della clinica Villa Camerata di Fiesole decidono di curare con un ciclo quotidiano di radioterapia a base di Raggi X, per circa tre mesi. In quel periodo, il centrocampista soffre di insonnia, tremori e spasmi muscolari, ma riprende comunque l’attività agonistica.

Che lo porta prima al Cesena, poi al Taranto, infine, negli ultimi anni di carriera, al Siena ed al Montevarchi, in Serie C. Appende gli scarpini al chiodo nel 1984, e l’anno successivo gli viene diagnosticata una terribile malattia: la leucemia linfoblastica acuta. Dopo una battaglia durata poco più di due anni, Bruno Beatrice si arrende, e muore, il 16 dicembre 1987. Sulla sua scomparsa, anni dopo, nel 2005, si allunga l’ombra del periodo fiorentino, del trattamento terapeutico sbagliato e di altre sostanze dopanti. Una teoria rafforzata dalla scomparsa, negli anni successivi, di altri ex giocatori viola di quel periodo: Saltutti, Ferrante, Sforzi, Mattolini, Longoni, Lombardi, Galdiolo, Bertini…

Le indagini sulla morte di Bruno Beatrice si concluderanno nel 2008, con l’ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale per l’allenatore Carlo Mazzone. Il 2 gennaio 2009 la Procura di Firenze chiede l’archiviazione del caso per prescrizione, ma le ombre, sulla morte di Beatrice e non solo, continueranno ad addensarsi sopra quel periodo grigio.