Nati Oggi: Davide Astori, l’angelo del nostro calcio

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il 7 gennaio 1987, a San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, nasceva Davide Astori. A quattordici anni, dopo le prime esperienze in club minori vicino a cassa, entra nelle giovanili del Milan, con cui non giocherà mai. Nel 2006 viene spedito a farsi le ossa al Pizzighettone, in Serie C1, dove gioca con regolarità. Rientra alla base, ma solo di passaggio, prima di andare, di nuovo in prestito, alla Cremonese. Le sue qualità, un mix di fisicità e tecnica che lo rendevano un difensore completo e affidabile, colpiscono il Cagliari, che nel 2008 porta Astori in Sardegna.

Arriva in comproprietà per 1,2 milioni di euro, e dopo un anno da comprimario, con l’addio al calcio del capitano Diego Lopez, diventa titolare. Dopo due anni ad alti livelli, il Cagliari decide di riscattare dal Milan anche l’altra metà del cartellino: Astori è definitivamente un calciatore rossoblu. In Sardegna resterà fino al 2014, e in questo periodo mette insieme anche le prime presenze in maglia Azzurra. Pur partecipando alle qualificazioni, non rientrerà né nella lista dei 23 dei Mondiali del Brasile del 2014, né nelle convocazioni degli Europei del 2016 in Francia.

In estate, dopo un lungo derby di mercato, Astori passa alla Roma, dove resta però una sola stagione, nella quale fa il suo esordio in Champions League. Tornato al Cagliari dal prestito oneroso, sceglie la Fiorentina, con la quale firma un quadriennale. In Viola, Astori diventa subito un titolare inamovibile, e nella stagione 2017/2018 eredita da Facundo Roncaglia la fascia di capitano.

Saranno le sue ultime partite, ma in quel momento era impensabile. Il 4 marzo 2018, Davide Astori muore, all’improvviso, nella sua stanza di albergo a Udine, dove la Fiorentina alloggiava in vista della partita della 27esima giornata contro i friulani. Secondo i risultati dell’autopsia, è deceduto per morte cardiaca improvvisa seguita a fibrillazione ventricolare dovuta a una cardiomiopatia aritmogena. La Serie A si ferma, in segno di lutto, per una giornata. Cagliari e Fiorentina, di cui Davide Astori è stato capitano, ritirano la sua maglia, la numero 13. In quello stesso anno, la Hall of Fame del calcio italiano istituisce un premio al fair play intitolato a Davide Astori. Campione amato ovunque abbia giocato, senza retorica, andato via troppo presto.