Nati oggi: Erling Haaland, una giovanissima macchina da gol

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Il centravanti del Borussia Dortmund Erling Braut Haaland nasce a Leeds il 21 luglio 2000. Norvegese, figlio d’arte, nasce in Inghilterra mentre suo padre Alf militava nel Leeds, poco prima di passare al Manchester City. Del padre va ricordato come, proprio al City durante un derby con lo United la sua carriera fu compromessa. Un duro scontro premeditato commesso da Roy Keane sfasciò il ginocchio del norvegese. Keane, nella sua autobiografia, ammise che quella fu la vendetta per un infortunio al crociato occorsogli tre anni e mezzo prima. Lo aveva causato Haaland, che gli aveva intimato di rialzarsi, credendo ad una simulazione dell’irlandese. Haaland sr si ritirò nel 2003 giocando solo poche partite dopo l’infortunio, ma imputò il suo addio al calcio alla compromissione dell’altro ginocchio, piuttosto che quello infortunato da Keane.

Erling Haaland, oggi 21 anni, è considerato già uno dei migliori centravanti in circolazione. E le sue medie realizzative lo confermano. Cresciuto nel settore giovanile del Bryne, è un talento precoce, allenandosi già in Prima squadra all’età di 15 anni. Nel 2017 passa al Molde, guidato dall’attuale manager del Manchester United Solskjaer. Ha sempre bruciato le tappe, giocando 14 gare in Eliteserien con due gol ad appena 17 anni. L’anno seguente, le reti diventano 12 in 25 gare.

A gennaio del 2019 il trasferimento per cinque milioni di euro al Salisburgo. 5 presenze, una rete, e l’attenzione internazionale per aver segnato 9 gol ai mondiali U-20 di Polonia 2019. Tutti in un’unica partita, contro l’Honduras, gara terminata 12-0 a favore degli scandinavi e non sufficiente per qualificarli al turno successivo.

La stagione seguente è titolare con la squadra austriaca in coppia con Patson Daka, e si impone per i ritmi impressionanti delle sue marcature. Segnerà 28 reti tra campionato, coppa nazionale e Champions League in appena 5 mesi e 22 presenze. In particolare, metterà a segno una tripletta (una delle 6 stagionali) in Champions nella gara contro il Genk: tre reti in 45 minuti nel suo esordio nella massima competizione europea. Meglio di lui, solo Raul e Rooney. Le sue prestazioni ne attirano l’interesse dei grandi club europei, ingolositi anche dalla modesta clausola rescissoria posta sul suo contratto.

Nel gennaio 2020 approda così in Bundesliga con il Borussia Dortmund, dopo esser stato nel mirino della Juventus. Le sue prime gare vedono a referto 12 nelle prime 8 apparizioni, tra cui una tripletta all’esordio in appena 23 minuti. Record su record per il giovane attaccante norvegese, che nell’ultima stagione ha segnato altri 27 gol in 28 apparizioni in campionato, e soprattutto è diventato capocannoniere della Champions League con 10 reti in appena 8 partite. Le due sfide perse ai quarti di finale contro il City di Guardiola, sono le uniche dove il norvegese è rimasto a secco di reti.

Haaland, giocatore della “scuderia” di Mino Raiola il cui valore è stimato dal sito Transfermarkt in 130 milioni di euro, è al momento al centro di varie voci di mercato. Ma ad oggi sembra ferma la volontà del Borussia di farlo rimanere.