Il 30 novembre 1960, a Leicester, nasce Gary Lineker, uno degli attaccanti inglesi più forti della sua generazione. Cresciuto nelle giovanili della sua città natale, con la maglia del Leicester esordisce nell’allora Second Division nel 1978. Nella stagione successiva, arriva la storica promozione in First Division, dove Lineker mette insieme le sue prime presenze. L’avventura ai piani alti, però, dura poco: il club retrocede, e per tornare in First Division si dovrà aspettare la stagione 1983/1984. Che, per Lineker, è quella della consacrazione definitiva. Già nell’ultima annata in cadetteria aveva segnato 26 reti, e il ruolino non cambia di molto ai piani alti. Prima 22 gol, poi 24, che ne fanno il capocannoniere del campionato 1984/1985.

Numeri importanti, che gli valgono la chiamata dell’Everton. A Liverpool si conferma bomber implacabile, il migliore della First Division, con 30 reti, ma resta una sola stagione. Nel 1986 firma un contratto di sei anni con il Barcellona. In blaugrana sfiora due volte la vittoria del campionato, ma vince il suo primo trofeo importante, la Coppa della Coppe, nel 1989 in finale contro la Sampdoria. Lineker lascia la Catalogna ben prima della fine del suo contratto, nel 1989, perdendo così il ritorno alla vittoria del campionato e la prima Coppa dei Campioni del Barcellona. Nel 1989 torna in Inghilterra, al Tottenham, dove resta per tre stagioni, riconquistando già alla prima lo scettro di capocannoniere. Nel 1992 decide di chiudere con il grande calcio, e chiude la carriera in Giappone, con la maglia del Nagoya Grampus.

Le soddisfazioni maggiori, Gary Lineker, se le prende con la maglia della Nazionale inglese, indossata dal 1984 al 1992. Con 48 reti segnate è il terzo marcatore di sempre dietro a Wayne Rooney (50) e Bobby Charlton (49), ma il primo per gol messi a segno nelle fasi finali del Mondiale. Nel 1986, in Messico, si laurea capocannoniere, con 6 reti, di cui una nella sconfitta contro l’Argentina. Dopo i due gol di Maradona, è lui a provare a riaprirla, ma senza successo. Nel 1990, in Italia, segna altre 4 reti, compresa la doppietta che permette ai Leoni di superare il Camerun ai quarti di finale. Appesi gli scarpini al chiodo, Lineker si è riciclato in tv, come conduttore di programmi sul calcio e non solo.