Nati oggi: Hugo Sanchez, l’acrobatico Pentapichichi

Hugo Sanchez Marquez nasce a Città del Messico l’11 luglio 1958 da una famiglia della media borghesia della capitale. Cresciuto tra le memorie sportive del padre Héctor e gli allenamenti del fratello maggiore Horacio, Sanchez si avvia alla carriera da calciatore nelle file del Pumas. Attaccante estremamente prolifico e dalle spiccate doti acrobatiche, diventano iconiche le sue rovesciate, come le sue esultanze con la capriola. Dopo un oro vinto nei giochi panamericani nel ’75, e un altro nel campionato CONCACAF ’77 disputato proprio in Messico, Sanchez a suon di gol attira le attenzioni dei club europei. Nel 1981 si trasferisce infatti dal Pumas di Bora Milutinovic in Spagna, all’Atletico Madrid. Qui vince una coppa del Re, e per la prima volta il titolo di Pichichi.

Nell’estate ’81 passa ai grandi rivali cittadini, il Real Madrid della celebre “Quinta del Buitre”. Si parla del mitico quintetto guidato da Emilio Butragueño, e composto da Manolo Sanchís, Rafael Martín Vázquez, Míchel e Miguel. Con questa compagine straordinaria Sanchez vincerà altre 4 volte il titolo di capocannoniere della Liga, e soprattutto metterà in bacheca cinque campionati spagnoli, 3 supercoppe di Spagna, una Coppa Uefa  e un’altra coppa del Re. E soprattutto nel 1990 vincerà la Scarpa d’Oro ex-aequo con Hristo Stoichkov, al termine di una stagione condita da ben 38 reti nella sola Liga.

Lasciato il Real al termine della stagione ’91-’92, dopo un biennio segnato da vari problemi fisici, chiude la carriera da girovago tra Messico, Stati Uniti e Europa. Una breve parentesi austriaca al LASK, e una stagione anche con la terza squadra di Madrid, il Rayo Vallecano, nella stagione 1993/94. Tutt’oggi, Hugo Sanchez è considerato il miglior calciatore della storia del Messico.