Van Basten

(Photo credit should read TOSHIFUMI KITAMURA/AFP via Getty Images)

Curioso come ottobre abbia regalato al calcio, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, seppure in anni diversi, tre dei fuoriclasse più amati: Pelé, Maradona e Van Basten. Che, su questo podio, può starci benissimo. Di sicuro, a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta non c’è stato un attaccante tanto forte, quanto sfortunato.

Marco Van Baste nasce il 31 ottobre 1964 a Utrecht, dove cresce calcisticamente facendo il giro dei club cittadini. Almeno fino al 1981, quando lo ingaggia l’Ajax di Johan Cruijff. Ad aprile dell’anno successivo, esordisce in prima squadra, e lo fa da predestinato: prende il posto proprio del mito Cruijff, e nella sua unica presenza, trova il gol. Mette così il timbro alla vittoria, da comprimario, del suo primo titolo olandese. La stagione successiva entra stabilmente tra i titolari, gioca in totale 25 partite e segna 13 reti, bissando il titolo nazionale della stagione precedente.

QUI vi abbiamo raccontato la storia di uno dei calciatori che ha scritto la storia recente del calcio.