Nati oggi – Massimo Oddo: il campione silenzioso e invisibile

Massimo Oddo in azione contro l'Ucraina. Photo: Getty image

Massimo Oddo nasce a Pescara il 14 giugno 1976. È un figlio d’arte: suo padre, Francesco Oddo, è un ex calciatore.  Nasce calcisticamente come difensore e può anche ricoprire il ruolo di terzino destro. Un cosiddetto Jolly della difesa. L’ex calciatore, ora allenatore, è da considerarsi come un campione “silenzioso e invisibile”. Si, perchè nonostante non sia mai stato dal centro degli onori delle cronache, è sempre stato utile sia dentro che fuori dal campo da gioco.

Abbiamo detto un campione silenzioso e invisibile perchè, nonostante le sue poche apparizioni, ha vinto tutto quello che c’era da vincere su un campo da calcio: scudetti, coppe dei campioni e, soprattutto, il campionato del mondo in Germania nel 2006.

Il difensore azzurro, quasi mai impiegato nella rassegna tedesca, ha collezionato una presenza contro l’Ucraina, nel quarto di finale vinto 3-0 grazie al goal di Zambrotta ed alla doppietta di Luca Toni.

Dopo il titolo mondiale, nel gennaio 2007 è stato acquistato dal Milan per 7.5 milioni di €, ceduto dalla Lazio dopo aver vinto la Coppa Italia contro la Juventus. Con i rossoneri esordisce il 28 gennaio nel match vinto contro il Parma per 1-0. A fine stagione vince la Champions League contro il Liverpool, partendo nella formazione titolare.

Dopo una breve esperienza nel Bayern Monaco, nel gennaio 2011 torna al Milan con il quale vince lo scudetto collezionando in tutto 7 presenze.

MASSIMO ODDO L’ALLENATORE

La carriera come allenatore, a dicembre 2012. ha frequentato il corso di Coverciano, non ha avuto grande successo. Colleziona una serie di esoneri e di missioni tra Udinese, Crotone e Perugia; fa bene nel Pescara, in Serie B, dove il 16 maggio 2015 sostituisce il tecnico Marco Baroni. Il 22 maggio vince contro il Livorno e si qualifica per i Play Off. Dopo aver eliminato Perugia e Vicenza, si deve arrendere al Bologna. Dopo due pareggi, i felsinei ottengono la promozione grazie al miglior piazzamento nella stagione regolare.

Poco felice il suo ritorno a Pescara per la seconda avventura da allenatore, il 29 agosto 2020. Avventura molto breve, il 29 novembre viene esonerato.