(Photo by Martin Rose/Getty Images)

Il 16 dicembre 1988, a Bergisch Gladbach, in Renania Settentrionale, nasce Mats Hummels. Destinato al grande calcio sin da bambino, entra nelle giovanili del Bayern Monaco ad appena sette anni. Spesso schierato come mediano, troverà presto la propria dimensione tattica al centro della difesa. Esordisce in Bundesliga nel 2007, nell’ultima di campionato contro il Magonza, ma a gennaio 2008, non trovando spazio con i bavaresi, va in prestito al Borussia Dortmund. Un anno dopo, diventato elemento insostituibile dell’undici giallonero, il Dortmund lo riscatta, pagandolo 4 milioni di euro.

Nella stagione 2010/2011, Hummels conquista la sua prima Bundesliga, dando un contributo fondamentale anche in termini di gol (5). L’anno successivo, il Borussia Dortmund bissa il successo in campionato, e vince anche la Coppa di Germania, superando in finale il Bayern Monaco. Nella stagione 2012/2013, invece, i gialloneri vengono letteralmente surclassati dal Bayern Monaco, in ogni competizione. In Bundesliga il distacco è abissale, in Coppa di Germania i bavaresi fanno fuori i gialloneri ai quarti e la finale di Champions League è una vera a e propria beffa. Hummels e compagni sfiorano il titolo europeo, un sogno accarezzato fino all’89’, quando un gol di Robben consegna la coppa dl Bayern.

In quel momento, inizia il predominio dei bavaresi, con il Borussia Dortmund, e le altre di Bundesliga, incapaci di essere competitive a quei livelli. Per Mats Hummels, però, la gioia più grande arriva comunque, insieme ad un Paese intero, nel 2014. Quando la Germania, di cui è un pilastro, vince il Mondiale del 2014 in Brasile. Con il contributo fondamentale di Hummels, che segna la rete con cui i tedeschi superano la Francia nei quarti di finale. Prima di umiliare il Brasile (7-1) e superare l’Argentina all’ultimo respiro, con il gol di Götze al 112′.

Hummels resta al Borussia Dortmund, dove Tuchel nel frattempo ha presoil posto di Klopp, fino al 2016, prima di accettare l’offerta del Bayern Monaco. Il ritorno a casa gli porta in bacheca tre Bundesliga, una Coppa di Germania, e tre Supercoppe, ma dopo 118 presenze e 8 reti, decide di fare il tragitto inverso. Dall’estate 2019, così veste di nuovo la maglia del Borussia Dortmund. Svestendo, definitivamente, quella della Nazionale, salutata insieme ai compagni di selezione Jérôme Boateng e Thomas Müller a marzo del 2019.