Umtiti

(Photo by David Ramos/Getty Images)

Il 14 novembre 1993, a Yaoundé, capitale del Camerun, nasce Samuel Umtiti. La famiglia si trasferisce in Francia, a Lione, quando Samuel ha solo due anni. È in Francia che Umtiti, per evidenti ragioni anagrafiche, si approccia al calcio, come ogni bambino al mondo. A 8 anni, entra nell’academy del Lione, dove rimarrà per i successivi 15 anni. Una vera e propria famiglia. All’inizio, gioca in attacco, per spostare poi il baricentro sempre più in basso, fino a trovare la propria dimensione sulla linea difensiva.

Nel giorno del suo quindicesimo compleanno, nel 2008, firma il suo primo contratto da professionista, e nel 2011 passa finalmente alla prima squadra, con cui debutta l’8 gennaio del 2012. Nei cinque anni in maglia Lione, mette insieme 170 presenze in tutte le competizioni, attirando l’interesse dei più grandi club al mondo. La spunta il Barcellona, che con 25 milioni di euro lo porta in Catalunya.

In estate, agli Europei che la Francia gioca in casa, fa il suo esordio anche in Nazionale maggiore, diventando subito un pilastro del nuovo corso Bleus. Gioca tre partite, le più importanti, compresa la finale di Saint-Denis contro il Portogallo, che la spunta ai tempi supplementari.

In Liga, l’impatto è ottimo, ma gli infortuni terranno Umtiti lontano dai campi per lunghi periodi. Dal 2018, dopo il Mondiale vinto con la Francia da assoluto protagonista, inizia un vero e proprio declino, tra lunghi periodi in infermeria e panchina, in attesa del rilancio.