Nati Oggi: Sergio Ramos, dal vincere tutto al Real Madrid all’oblio nel PSG

(Photo by FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

C’è chi nasce con la camiseta del Real Madrid, e chi se la cuce addosso nel corso degli anni. Sergio Ramos fa decisamente parte della seconda categoria. Nato a Camas, in Andalusia, il 30 marzo 1986, e cresciuto nelle giovanili del Siviglia, con cui si affaccia al grande calcio nella stagione 2003/2004. Gli basta una stagione, quella successiva, per affermarsi come uno dei migliori prospetti nel ruolo del calcio spagnolo. Leader naturale, atleticamente insuperabile o quasi, mortifero nelle sortite offensive, passa al Real Madrid nell’ultimo giorno di mercato della sessione estiva del 2005. I Blancos lo pagano 25 milioni di euro, tanto per un difensore, che si dimostrerà subito un ottimo investimento.

Sin dalla prima partita con addosso la maglia del Real Madrid, è chiaro che Sergio Ramos è arrivato per restare, e non certo per fare la comparsa. In coppia con il portoghese Pepe, fino al 2017, forma una delle coppie difensive migliori al mondo. Nel 2007 arriva la prima grande gioia, la vittoria della Liga. Sarà la prima di una lunga serie: sin qui, sono cinque, l’ultima appena qualche mese fa. In Nazionale, invece, viene adattato come terzino destro, per non dover rinunciare a uno tra Puyol e Piqué. Scelta saggia, perché l’andaluso gioca bene anche sulla fascia, e in quella posizione gioca, vincendo, sia la finale degli Europei del 2008 che quella dei Mondiali del 2010. Quando Puyol lascia il calcio giocato e la Nazionale, tornerà al centro della difesa, trionfando anche nell’Europeo del 2012. Oggi, con 179 presenze, è il recordman di presenze con la Nazionale Spagnola.

A Madrid, nel frattempo, fa incetta di trofei, su tutti le quattro Champions League. La prima arriva nel 2014, e porta la firma di Sergio Ramos: è sua la rete del pareggio, allo scadere, nella finale contro l’Atletico Madrid, vinta poi ai supplementari. Per il Real Madrid è la sospiratissima decima, per il futuro capitano delle Merengues, la prima. Cui, tra il 2016 e il 2018, se ne aggiungono altre tre, consecutive. Dalla nascita della Champions League, nessuno era mai riuscito a vincerne due di fila, figuriamoci tre. Nel 2016, c’è di nuovo l’Atletico Madrid in finale, e Sergio Ramos segna prima il gol del vantaggio e poi uno dei rigori della serie che decide la finale. Nel 2017, è la Juventus ad arrendersi (1-4) allo strapotere del Real di CR7 e Sergio Ramos, e nel 2018 il Liverpool (1-3), tradito dal proprio portiere, Karius.