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Il 17 dicembre 1981, a Bergisch Gladbach, in Renania Settentrionale, nasce Tim Wieser. Che, dopo una carriera più che dignitosa come portiere, anche della Nazionale, si dà al culturismo e diventa Wrestler del circuito WWE.

Calcisticamente, cresce nel piccolo DJK Dürscheid, prima di entrare nel vivaio del Bayern Leverkusen. Nel 2000 si trasferisce al Fortuna Colonia, dove esordisce in Regionalliga, all’epoca la terza serie tedesca. Diventa titolare nel 2001/2002, e a gennaio di quell’anno fa il grande salto in Bundesliga. Lo acquista il Kaiserslautern, come terzo portiere, alle spalle di Georg Koch e Roman Weidenfeller. Diventa titolare solo nella stagione 2003/2004, ma la stagione successiva il Kaiserslautern decide di affidarsi a Thomas Ernst, relegando di nuovo Wiese in panchina.

Nel 2005 accetta l’offerta del Werder Brema, e dopo i problemi fisici iniziali diventa stabilmente il portiere titolare della squadra. Con il Werder gioca sette stagioni, sfiorando per due volte il titolo. Il primo anno arriva a cinque punti dal Bayern Monaco, il secondo a quattro dallo Stoccarda. In quegli anni il Werder lotta sempre per le prime posizioni, almeno fino al 2010, quando la squadra comincia a perdere colpi. Nel 2012, alla scadenza del contratto, Wiese decide di non rinnovare, e firma con l’Hoffenheim. Dove, però, resta solo un anno e mezzo: a gennaio del 2014 rescinde consensualmente il suo contratto, e dà l’addio al calcio.

Una parabola decisamente inconsueta, per un portiere ancora giovane e integro, capace di racimolare anche 6 presenze con la Nazionale. Wiese, però, ha altri piani in testa. Si getta a capofitto nel body building, attirando su di sé l’interesse della WWE, la federazione americana di wrestling. Fa il suo esordio nel 2016, a Monaco di Baviera, con il nome di “The Machine”. Dopo un periodo di lungo allenamento al Performance Center WWE a Olando, Florida, Tim Wiese ha infine deciso di abbandonare anche il mondo del wrestling.