Il 10 ottobre 1966, ad Havering, nei sobborghi di Londra, ad un’ora di treno da Highbury, nasce Tony Adams. Lo stadio dell’Arsenal, molto presto, diventerà la sua seconda casa. Nel 1980 entra a far parte delle giovanili, e nel 1983, a diciassette anni, esordisce in maglia Gunners, nella partita di Prima Divisione contro il Sunderland. Talento precoce, specie per il ruolo che occupa in campo (difensore), il 1° gennaio 1988 diventa il più giovane capitano nella storia dei Gunners.

Fino al suo ritiro, nel 2002, la fascia resterà sempre al braccio di Tony Adams, che con l’Arsenal vive 18 stagioni ricche di soddisfazioni. La prima arriva, al cardiopalma, nell’ultima giornata della prima stagione da capitano. I Gunners vincono la First Division, dopo diciotto anni di astinenza, all’ultimo respiro. Il 26 maggio 1989, ad Anfield, si gioca Liverpool-Arsenal, con i Reds avanti in classifica di tre punti. Per riportare il titolo al nord di Londra, serve vincere con due gol di scarto, in virtù della differenza reti. Un miracolo, calcisticamente parlando, che si concretizza al 2′ di recupero, con la rete di Michael Thomas.

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I Gunners bissano il successo due anni dopo, nel 1991, ma in quello stesso periodo la vita fuori dal campo di Tony Adams si fa sempre più tumultuosa. È lo stesso ex capitano a raccontarlo, qualche anno dopo, nella sua autobiografia: “Fuorigioco – La mia vita con l’alcol”. In cui mette a nudo tutte le sue fragilità. Bere diventa una vera e propria dipendenza, le risse, le multe e gli arresti si susseguono facendogli perdere anche il posto in Nazionale. Resta fuori dalla lista dei Three Lions per i Mondiali di Italia ’90, ma dopo gli Europei del ’92 – saltati per infortunio – ritrova convocazione e fascia da capitano, in coabitazione con David Platt.

Arriviamo così al 1994, quando con l’Arsenal vince la Coppa delle Coppe, ma con la Nazionale Inglese fallisce la qualificazione ai Mondiali americani. Partecipazione invece scontata agli Europei casalinghi del 1996, dove la corsa degli inglesi si ferma in semifinale, ai calci di rigore contro la Germania. Dopo la rassegna continentale, Tony Adams rende pubblici i suoi problemi con l’alcol, e inizia un percorso di disintossicazione che lo rimette a

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nuovo.

Prima di appendere gli scarpini al chiodo, riesce nell’impresa di conquistare due double FA Cup-Premier, nel 1998 e nel 2002. Lascia il calcio, e l’Arsenal, la sua seconda pelle, dopo 669 presenze, secondo di sempre nella storia dei Gunners.