Nati Oggi: ‘Totò’ Di Natale, l’eroe di Udine

Di Natale

(Photo by Dino Panato/Getty Images)

Il 13 ottobre 1977, a Napoli, nasce Antonio di Natale, o più semplicemente, Totò. Cresce alla scuola calcio di Castello di Cisterna, affiliata all’Empoli, e a 13 anni sbarca nelle giovanili del club toscano. Dopo due anni in prestito in Serie C2, esordisce in maglia azzurra nel 1999, in Serie B. Per l’Empoli non sono anni facili, ma Di Natale, che gioca come esterno d’attacco, dà subito il suo contributo. Nella prima stagione segna 6 reti, in quella successiva 9, nel campionato 2001/2002 ben 16. Fondamentali per il tanto agognato ritorno in Serie A.

L’impatto con la massima serie è tutt’altro che traumatico, mette a segno 13 reti e i toscani si salvano, regalandosi un’altra stagione in Serie A. Al termina del campionato 2003/2004, l’Empoli retrocede, e Di Natale firma per l’Udinese. Con il club friulano inizia un binomio destinato a fare la storia. Il primo anno i friulano arrivano ad un sorprendente quarto posto, che vuol dire preliminari di Champions League. Brillantemente superati, tanto che nella stagione 2005/2006, Di Natale esordisce nella massima competizione continentale, segnando una storica doppietta al Werder Brema.

Negli anni successivi, l’Udinese sfiorò altre due volte la partecipazione in Champions League, cadendo però nei preliminari. Intanto, il suo compagno di reparto, Fabio Quagliarella, lascia il Friuli, e Di Natale, da attaccante esterno, si scopre punta centrale. Diventando, specie dalla stagione 2009/2010, uno dei marcatori più prolifici della Serie A. Vince per due volte consecutive il titolo di capocannoniere, nel 2010 con 29 reti e nel 2011 con 28 reti.

Alla fine della stagione 2015/2016, quando decide di appendere le scarpette al chiodo, è il sesto marcatore della storia della Serie A, con 209 gol. Il suo score con la maglia dell’Udinese è ancora migliore: 227 reti in 446 presenze. Nessuno come lui. In Nazionale ci arriva tardi, forse troppo: dopo una manciata di apparizioni tra il 2002 e il 2004 sparisce dai radar azzurri, perdendosi il Mondiale 2006. Rientra nel giro proprio in quell’anno, raggiungendo la finale degli Europei 2012 (persa 4-0 contro la Spagna), sua ultima apparizione in maglia Azzurra.