Nati oggi: Zibi Boniek, bello di notte e simbolo della Polonia

Zibi Boniek nella finale della Coppa dei Campioni del 1985

(Immagine utilizzabile in Italia)

Il 3 marzo 1956, a Bydgoszcz, in Polonia, nasce Zibi Boniek, al secolo Zbigniew Kazimierz Boniek. Cresce calcisticamente nel settore giovanile del Zawisza Bydgoszcz, con cui esordisce nel campionato polacco. Nel 1975 passa al Widzew Łódź, per 400.000 vecchie złoty polacche, più di quanto il club potesse permettersi, tanto che ad aiutarlo ci pensarono le vecchie glorie della squadra. Con cui, dopo tre secondi posti, vince il titolo nel 1981 e nel 1982, affermandosi come una stella del calcio mondiale. Ormai pronto per il grande salto, dopo aver trascinato la Polonia al terzo posto ai Mondiali di spagna del 1982, in estate passa alla Juventus. Squadra che, due anni prima, aveva incrociato ed eliminato ai sedicesimi di finale di Coppa UEFA. Ala o seconda punta, con i bianconeri sarà la spalla ideale di Michel Platini.

A Torino Zibi Boniek rimane per tre anni, vincendo tutto quello che c’era da vincere, e guadagnandosi l’appellativo di “Bello di notte”. Ad affibbiarglielo, l’Avvocato Gianni Agnelli: il polacco, infatti, si accendeva nelle partite più importanti, facendo della vetrina europea il proprio habitat naturale. L’apice lo raggiunge nella finale della Coppa dei Campioni del 1985, la prima vinta dalla Juventus. A fare da sfondo all’impresa, la tragedia dell’Heysel: è Zibi Boniek a conquistare il rigore, trasformato da Platini, che decide la partita. Al termine della stagione, dopo aver devoluto il premio partita ai familiari delle vittime (39, alla fine, furono i tifosi rimasti schiacciati dalla folla), passa alla Roma, per 3 miliardi di lire.

Nella Capitale, Zibi Boniek resta tre anni, prima di dare l’addio al calcio, nel 1988. La prima stagione resterà scolpita nella memoria del campione polacco per lo scudetto sfiorato. La rincorsa alla Juve, incredibile, naufraga nella sconfitta contro il Lecce già retrocesso. Con la sua Polonia, di cui è ancora oggi uno dei più grandi calciatori di sempre, anche in termini di popolarità, gioca 80 partite, disputando tre Mondiali consecutivi, e segnando 24 reti.