Nazionale, Mancini: “Saremo in Qatar, Zaniolo devastante, mai sentito Joao Pedro”

Mancini

(Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Le parole del ct della Nazionale, Roberto Mancini, intervistato da Gazzetta:

PLAYOFF – “Quante volte ci penso? Poche. Più che altro mi dico: ma guarda cosa abbiamo buttato via… Bastava vincere la partita d’andata con la Svizzera che abbiamo stradominato. Ma penso anche che durante le qualificazioni e durante l’Europeo ci è andato tutto bene e ci sta che, prima o poi, qualcosa ti vada storto. È il calcio. In quei casi, devi fare qualcosa di più. Lo faremo a marzo”

QATAR – “Ci saremo perché siamo forti. Perché siamo stati la squadra migliore degli Europei, perché abbiamo vinto meritatamente, perché abbiamo perso una volta sola negli ultimi tre anni, quando siamo rimasti in dieci, senza quasi mai rischiare di perdere le altre partite

Nazionale, Mancini e i singoli

DONNARUMMA – “Gigio è il miglior portiere del mondo. Mi sembra così strano… Mi spiace che non giochi con continuità perché per un portiere è fondamentale”.

DIFESA – “Diciamo, in generale, che tra settembre e novembre ci sono venuti a mancare troppi giocatori. Abbiamo avuto problemi. Ma anche questo fa parte del gioco”.

CHIELLINI – “Giorgio ne ha giocate poche, ma conta che abbia giocato quelle giuste all’Europeo. Al Portogallo non penso, penso alla Macedonia. In partite di 90’ può succedere di tutto”.

SPINAZZOLA – “Per noi è un giocatore fondamentale. A sinistra continua ad attaccare e riesce anche a difendere. E’ un po’ in ritardo rispetto al recupero previsto, ma siamo fiduciosi che a febbraio possa tornare in campo. Avrà quindi un paio di mesi per arrivare da noi in ottime condizioni di forma”.

JORGINHO – “Jorginho, per tutto quello che ha fatto, meritava il Pallone d’oro: ne sono convinto. Un giocatore importante, fondamentale per il nostro gioco. Ricordo il rigore alla Spagna che ci ha portati in finale, non i due sbagliati. E poi vedo che continua a tirare e segnare dal dischetto… Il problema non esiste”.

ZANIOLO – “Zaniolo può dare tanto, alla Roma e alla Nazionale. Dipende tutto da lui: dalla sua condizione fisica e dalla continuità di gioco che saprà dimostrare. Per me non c’è stata evoluzione, nel senso che il suo ruolo ideale è quello in cui lo vidi per la prima volta nell’Under 19: mezz’ala d’attacco. Ed è quello che, in fondo, fa ora: attacca e difende. Poi può giocare un po’ più indietro nel 4-3-3 o un po’ più avanti, da seconda punta, come nella Roma. Ma le sue caratteristiche sono quelle: attaccare, difendere. Di sicuro non è un esterno. Quando attacca, con la porta in faccia, è devastante”

SCAMACCA – “In questi tre anni abbiamo avuto la garanzia di Immobile e Belotti e tanti giovani in crescita, di buone qualità. Ultimamente, sì, molti stanno facendo bene. Scamacca per esempio ha tutto per diventare un centravanti completo. Segna in tutti i modi: di testa, di piede, da vicino, da ontano, ha fisico e tecnica. All’ultimo raduno gli ho parlato a lungo e gli ho spiegato dove può arrivare con le sue potenzialità. Vale il discorso fatto per Zaniolo: dipende tutto da lui. Dalla continuità che saprà trovare. È giovane, deve giocare tanto. Da qui ai playoff ha davanti tre mesi e tre mesi, per un ragazzo, sono tanti. Può crescere ancora molto”

JOAO PEDRO – “Non è che abbiamo chiesto noi a Joao Pedro di diventare italiano. Ha sposato una donna italiana, ha doppio passaporto, è convocabile. Giusto considerarlo, ha grandi qualità tecniche. Poi la convocazione va meritata, giocando bene. Vale per tutti. Non dimentichiamo che in questi anni il numero dei giocatori italiani si è ristretto ulteriormente rispetto al passato. Siamo scesi al 35%. Si restringe anche la scelta per la Nazionale. Vedremo cosa accadrà. Non c’è nulla di deciso. Io ho ricevuto solamente la comunicazione che Joao Pedro è convocabile. Non gli ho parlato e non so se qualcuno della Federazione lo abbia contattato. Vedremo come staremo e chi avrò a disposizione”