Tutti pazzi per Dan Ndoye, l’ultimo gioiello di casa Bologna. Come Zirkzee andrà via, ma alzerà altri trofei con una big di Serie A.
Un’altra perla di quel dinamico duo, Di Vaio e Sartori, che stanno trasformando il Bologna da provinciale a squadra capace di competere con le big, sgambettandolo: vedi lo scorso anno quando riuscì a strappare un posto in Champions a dispetto di altri blasonati contender, leggasi quest’anno con il successo in Coppa Italia a spese del Milan.
Se l’anno scorso Zirkzee aveva catturato l’attenzione di tutti, a tal punto da essere strappato da Bologna e dalla Serie A dal Manchester United, questa stagione ha visto l’esplosione di Dan Ndoye, castigatore del Milan nella finale di Coppa Italia dell’Olimpico.
L’attaccante svizzero, classe 2000, ha conquistato i cuori dei tifosi rossoblù con una stagione da urlo, grazie al lavoro svolto da Vincenzo Italiano, capace di trasformare un diamante grezzo in un giocatore dai gol pesanti. Ma non è stata solo una questione di reti.
Ndoye si è migliorato per atteggiamento, la personalità, la fame di emergere: instancabile sulla fascia, intelligente nei movimenti, glaciale sotto porta. Una delle sorprese della Serie A di questa stagione, ma anche come uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano e non solo.
Arrivato in estate dal Basilea per circa 9 milioni di euro, Ndoye si è preso il tempo per ambientarsi: Thiago Motta gli ha dato fiducia, schierandolo sempre più spesso nel tridente offensivo: gli mancava l’efficacia, l’ha ottenuta con Vincenzo Italiano.
Il gol al Milan nella finale di Coppa Italia che ha riportato a Bologna un trofeo che mancava da 51 anni è solo la punta di una parabola ascendente di un giocatore attenzionato dai più importanti club italiani. Uno su tutti.
Come Zirkzee, anche Ndoye rischia di lasciare il Dall’Ara questa estate. Troppe squadre su di lui, figuriamoci ora che ha deciso la Coppa Italia. A differenza di Joshua, però, Dan potrebbe restare in Italia. Il suo mix di velocità, tecnica e fisicità ma soprattutto la sua età, 26 anni, è il prospetto che sta cercando l’Inter per abbassare l’età media del suo gruppo squadra, la più alta d’Europa.
La Beneamata non si fermerà soltanto a Luiz Henrique, esterno brasiliano dell’Olympique Marsiglia da tempo nel mirino di Ausilio e Marotta. Piacciono tre giocatori del Bologna: Sam Beukema, Santi Castro e proprio Dan Ndoye. L’Inter si giocherà il jolly Fabbian: vanta una “recompra” sul centrocampista rossoblù che tanto piace a Italiano e potrebbe giocarsi questa carta per arrivare a uno di quei tre. Meglio se Ndoye.