Neanche il tempo di arrivare e già deve risolvere problemi | Allegri, una grana gigantesca

Massimiliano Allegri, allenatore del Milan - lapresse - calcioinpillole.com
Avrebbe dovuto allenare il Napoli, e forse sarebbe stato meglio: Max Allegri, subito una grana gigantesca da disinnescare.
Sliding Doors. Strano davvero il ritorno in panchina di Max Allegri: se solo Conte avesse confermato la sua voglia di lasciare Napoli, a quest’ora l’allenatore livornese starebbe già programmando il ritorno in Champions degli azzurri insieme a Manna, senza particolari problemi.
Ma Conte alla fine ha capito che nulla sarebbe stato meglio di Napoli, così quando il Milan ha capito la situazione, si è inserito nella trattativa convincendo Max Allegri a tornare sulla panchina rossonera, a 11 anni dalla prima volta.
Era l’estate del 2010 quando Max, reduce da un’esperienza brillante con il Cagliari, venne scelto dal compianto Silvio Berlusconi e Adriano Galliani per prendere il posto di Leonardo. Allegri si presentò a Milanello con umiltà e pragmatismo, ma anche con idee chiare: riportare il Milan al vertice del calcio italiano. Un pò come deve fare nel suo mandato-bis.
Il suo impatto allora fu immediato. Nella stagione 2010/2011, con una rosa impreziosita dagli arrivi di Ibrahimovic (con sui tornerà a lavorare) e Robinho, Allegri conquistò lo scudetto al primo tentativo, interrompendo il dominio dell’Inter post-triplete.
Bene, bravo, bis
Il Milan giocava un calcio solido, organizzato e, seppur poco spettacolare, estremamente efficace. Quel successo fu anche l’ultimo titolo di campione d’Italia per i rossoneri fino all’arrivo di Pioli nel 2022.
Le stagioni successive, però, furono meno fortunate. Il Milan, complice l’inizio di un progressivo ridimensionamento societario e il declino di alcuni senatori, perse competitività. Allegri riuscì comunque a mantenere la squadra in zona Champions fino al 2013, ma il feeling con la società e parte della tifoseria iniziò a incrinarsi. Nel gennaio 2014, dopo una sconfitta contro il Sassuolo, venne esonerato.
Subito criticità
Sarà difficile ripetersi al primo assalto per il tricolore. Il Milan è reduce da una stagione disastrosa, dove ha vinto una Supercoppa ma anche mancato l’obiettivo più semplice, quello di qualificarsi per una coppa europea, senza dimenticare la finale di Coppa Italia persa all’Olimpico contro il Bologna.
Come se non bastasse, c’è il problemone prestiti, una grana gigantesca per quantità. Come rivelato da Gazzetta dello Sport ben undici giocatori torneranno al Milan: da Devis Vasquez (Empoli) a Kalulu (Juve), passando per Pellegrino (Huracan), Pobega (Bologna), Adli (Fiorentina), Zeroli (Monza), Bennacer (Marsiglia), Saelemaekers (Roma), Okafor (Napoli), Colombo (Empoli) e Lazetic (Backa Topola). Cosa farci? Palla ad Allegri.