Newcastle, Howe verso il Milan: “Io allenatore anche grazie a Sarri”

conferenza stampa Howe

(Photo by Stu Forster/Getty Images)

Il Newcastle si appresta a tornare in Champions League a distanza di vent’anni dall’ultima volta. Gli inglesi proprio come nell’edizione 2002/03 saranno di scena a San Siro. In quell’occasione sfidarono l’Inter nella seconda fase dei gironi, questa volta, invece, se la vedranno contro il Milan nell’esordio del Gruppo F che comprende anche Paris Saint Germain e Borussia Dortmund. Alla vigilia della gara contro i rossoneri, l’allenatore dei Magpies Eddie Howe ha parlato in conferenza stampa. Di seguito ecco le sue dichiarazioni.

Newcastle, Howe: “Tonali ci sarà”

Milan-Newcastle
(Photo by Stu Forster/Getty Images)

“Innanzitutto mi scuso per il ritardo. Purtroppo non possiamo controllare il traffico aereo e il nostro volo era in ritardo, fa parte degli imprevisti che possono succedere nel nostro lavoro. Devo dire che questo inconveniente alla vigilia di una partita così importante non è il massimo. Ci eravamo anche allenati stamattina. È stata una giornata infinita, siamo tutti molto stanchi”.

“Per me sarà l’esordio nella competizione più importante ed affascinante di tutte. Ho lavorato tanto ma mai in Champions League. Sarà una gara bellissima, in un ambiente fantastico come quello di San Siro. Ci faremo trovare pronti. Chiaramente sappiamo che ci saranno tante differenze rispetto alla Premier League”.

“Siamo molto soddisfatti di quello che ci sta dando Isak. È un grande talento, ha completato il suo percorso di ambientamento e adesso ci sta permettendo di vincere tante partite”.

“Lo stesso discorso vale anche per Tonali. Ragazzo e giocatore eccezionale. Ha un carattere molto forte e sin dal primo allenamento ha messo tutto se stesso per il Newcastle. Lo ammiriamo davvero tanto. Fortunatamente ha superato il problema fisico accusato nei giorni scorsi e domani sarà a disposizione”.

“Non so se un giorno verrò ad allenare in Italia, non è una delle mie ambizioni andare all’estero al momento ma nel nostro lavoro non si sa mai. Quello che posso dire però è che sono un allenatore anche grazie ad un tecnico italiano. Quando lavorava ad Empoli andai a trovare Maurizio Sarri che mi accolse in modo straordinario. Sono rimasto impressionato dalla sua persona e dal modo di lavorare, gli devo davvero tanto”.