Palmeiras, Felipe Melo: la rivincita del “Pitbull”

(Photo by Ricardo Moraes - Pool/Getty Images)

La Copa Libertadores appena conclusa, tra le altre, ci ha lasciato in eredità una storia che merita di essere raccontata. Una storia fatta di cadute e risalite, fino a toccare il cielo con un dito, fino ad alzare il trofeo internazionale più ambito del continente latino americano.

La Storia

E’ la storia di Felipe Melo, il “volante” brasiliano, dato, forse, troppo presto per finito. Un calciatore, del quale, ad un certo della sua carriera si erano perfino messe in discussione le capacità tecniche. Colpa, di un carattere per nulla facile. Predisposto alla battaglia, a volte, spesso, sopra le righe. Dagli anni dell’Almeria in Spagna, passando per Firenze, era la stagione 2008-09, una delle migliori della sua carriera. Prestazioni che gli valgono la chiamata della Juventus per una cifra vicina ai 30 milioni di euro. A Torino, dopo un buon avvio di campionato, il brasiliano naufraga insieme al resto della squadra. La Juve non è la corazzata invincibile degli anni successivi, è una squadra alla ricerca di se stessa e il brasiliano non riesce ad incidere. Arriveranno quattro stagioni al Galatasaray. In Turchia il “Pitubll” ritrova se stesso. L’Inter lo acquista, ma anche a Milano la storia sembra ripetersi. L’avvio è ottimo ma il prosieguo non è all’altezza.

Il 2017 è l’anno del ritorno in patria, tra le file dell’amato Palmeiras. Felipe Melo si rende protagonista di scene che nulla hanno a che vedere con il calcio, come la rissa in casa degli uruguagi del Penarol. Gli anni passano e il centrocampista sembra ormai destinato ad un finale di carriera coperto dall’anonimato. Sino a questa stagione, l’annata della redenzione. Il “Pitbull” è il capitano del Verdao e uomo spogliatoio. Nel cammino in Copa Libertadores non riesce a dare il suo contributo a causa di un infortunio. Riesce a recuperare in tempo per la finale. Il tecnico Abel Ferriera lo manda in campo nei minuti di recupero, per difendere la rete del vantaggio segnata da Breno. Tanto basta per conquistare la Gloria Eterna.

Felipe Melo ce l’ha fatta, alza la coppa al cielo di Rio de Janeiro insieme al compagno di squadra Gustavo Gomez. Il Palmerias è campione di Sud America per la seconda volta nella sua storia. Il brasiliano, però, non è uno a cui piace perdere tempo. Il mirino è già puntato sul Mondiale per Club iniziato proprio in data odierna: “C’è una squadra da battere ed è il Bayern Monaco, che ha la miglior rosa, il miglior giocatore al mondo e altri grandi giocatori. Ma ci sono anche Tigres, Ulsan. Tutte le partite saranno difficili. Penseremo prima alla semifinale, sarà complicata e speriamo di vincere. In finale, teoricamente dovremmo trovare il Bayern, ma può succedere di tutto. Noi sogniamo il trofeo. Il tifoso del Palmeiras ha il diritto di sognare”. Parola del Pitbull.