Panchina a Max Allegri: apocalisse in Serie A | Addio alla Juve ma resta in Italia

Max Allegri

Max Allegri, allenatore della Juventus - ansa - calcioinpillole.it

La Juve s’è persa nell’ultimo mese, così riecco il tormentone sul futuro di Allegri lontano da Torino, ma ancora una volta in Italia.

Sarebbe dovuto arrivare allo scontro diretto del Meazza contro l’Inter addirittura davanti ai nerazzurri, complice soprattutto la partita che la squadra di Simone Inzaghi deve ancora recuperare (con l’Atalanta) causa Final Four di Supercoppa. Già, sarebbe.

E invece la Juventus rallenta clamorosamente in casa contro l’Empoli, dove succede un po’ di tutto: viene espulso Milik eppure i bianconeri trovano il vantaggio con il redivivo Vlahovic prima di subire il pari di Baldanzi (l’ultima sua rete prima del passaggio alla Roma) e non trovare la forza per reagire. Da lì in poi è una discesa agli inferi.

La Juve non ne azzecca più una: perde ovviamente il Derby d’Italia per un autogol di Gatti anche se i nerazzurri strameritavano la vittoria, vengono sorpresi in casa dall’Udinese e non vanno oltre il 2-2 nell’ultimo turno del Bentegodi contro il Verona.

Un calendario sulla carta semplice si è rivelato dannatamente complesso: due pari in quattro giornate, un ruolino di marcia che ha portato i bianconeri a -9 dall’Inter, che deve ancora recuperare quella partita che potrebbe portarla ipoteticamente a -12. Solo la debacle del Milan nel derby di Monza ha permesso alla Signora di restare al secondo posto.

Tormentoni e tormentone

Così Max Allegri torna sulla graticola, per un gioco che latita, per il fatto che attualmente sta segnando solo Vlahovic tra gli attaccanti, per la ricaduta in quegli errori banali che sembravano superati.

Al di là del gioco, c’è chi bacchetta Max per andare in confusione nella gestione delle risorse. Tra la partita con l’Udinese e l’ultima di Verona non hanno convinto le sostituzioni e neanche l’alternanza dei moduli che, in alcuni frangenti, hanno trasmesso più confusione che altro. Così ai soliti tormentoni dei detrattori di Allegri, ritorna un tormentone sopito.

Stefano Pioli
Stefano Pioli, allenatore del Milan – ansa – calcioinpillole.it

Allegri, Pioli e un minimo comun denominatore

Un po’ come Pioli, anche Allegri  ogniqualvolta non vince torna in discussione alla Juventus, almeno per la piazza e i rumor di mercato che già da questa estate parlavano di ultima annata in bianconero dell’allenatore di Livorno.

Da qui un’idea bizzarra che starebbe prendendo corpo. Anche Pioli è subissato dalle critiche, anche Pioli è talmente in discussione che sono pochi quelli che vedono il Milan che verrà con lo stesso allenatore. Tra i candidati alla successione (si era parlato perfino di Antonio Conte) ci sarebbe Max Allegri, non intenzionato per niente a volare in Arabia Saudita.