Paradosso Dovbyk: segna solo gol pesanti | Eppure divide i tifosi, non convince la Roma e a giugno se ne andrà

Artem Dovbyk esulta dopo il gol (decisivo) alla Fiorentina - lapresse - calcioinpillole.com
La Roma di Ranieri continua a stupire nel segno di Dovbyk. Eppure l’ucraino divide i tifosi e non convince ancora. Divorzio a giugno.
Un altro gol pesante. L’ennesimo. L’1-0 con la quale la Roma supera anche la Fiorentina porta ancora la sua firma. Svilar para tutto all’Olimpico e si prende un altro clean sheet, ma sul tabellino dell’incontro c’è scritto Artem Dovbyk.
Di gol ne fa, e anche parecchi il centravanti ucraino, classe 1997, è uno di quei giocatori che a fine stagione si ritrova spesso nelle zone alte della classifica marcatori. La scorsa stagione nessuno come lui in Spagna, tra i primi sei giocatori della Scarpa d’Oro.
Al suo primo anno in Serie A ha realizzato 12 gol, come Lukaku, per un totale di 17 mercature in giallorosse. Eppure, attorno a The Machine aleggia un dubbio costante, quasi inspiegabile: convince davvero? È il paradosso di Artem Dovbyk: il bomber che segna ma non conquista del tutto.
Arrivato al Girona con qualche scetticismo, Dovbyk ha risposto nel modo più semplice ossia a suon di gol. Con la nazionale ucraina, poi, è spesso titolare, segno della fiducia riposta in lui anche dal commissario tecnico Rebrov.
Tutte quelle perplessità
Ma nonostante i numeri parlino chiaro, le perplessità restano. A livello mediatico, il suo nome raramente viene accostato ai grandi bomber europei. Anche tra gli addetti ai lavori si percepisce una certa freddezza. Dovbyk, insomma, non “scalda”.
Sul piano tecnico-tattico, Artem è un attaccante di struttura: 1,89 cm di altezza, ottima progressione, un sinistro potente e una certa capacità di trovarsi al posto giusto nel momento giusto. È un finalizzatore puro, non troppo coinvolto nella manovra ma estremamente concreto negli ultimi metri, forse qui sta il problema. Il suo fiuto del gol è innegabile. Riesce a capitalizzare anche palloni sporchi, sfrutta bene i rimpalli e ha una discreta abilità nel gioco aereo. In area di rigore, è sempre una minaccia. Il problema, forse, è nella qualità complessiva del suo gioco.
Non è incedibile
Dovbyk non è un attaccante elegante, né particolarmente creativo. Tecnicamente è scolastico, a tratti grezzo. Fatica a dialogare in modo fluido con i compagni, e spesso si isola dal gioco. Per questo la Roma sta riflettendo sull’ucraino. Lo si capisce anche dai rumors.
Secondo Sport, il Girona starebbe preparando l’offerta per riprenderselo. Sarebbe proprio Michel a spingere il club spagnolo a sondare la disponibilità. Pronta un’offerta da 30 milioni di euro, poco meno di quanto la Roma lo ha pagato nell’estate scorsa. La sensazione è che deciderà il nuovo allenatore giallorosso: per la proprietà non è assolutamente incedibile. È il paradosso di Dovbyk.