Perché Maurizio Sarri è uno dei più grandi tesori del calcio italiano

Sarri

(Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

La posizione di classifica attualmente occupata dalla Lazio suscita rispetto e fa riflettere, ma ciò che stupisce maggiormente è il lavoro tattico e mentale operato da Maurizio Sarri dal suo arrivo sulla panchina delle aquile. Il tecnico toscano si sta infatti riconfermando una delle migliori menti calcistiche non solo del calcio italiano, ma del vecchio continente in generale, in quanto dimostratosi in grado (ancora una volta) di elevare le ambizioni di un club attraverso il lavoro e le idee.

Dopo nemmeno due anni di progetto i biancocelesti giocano un calcio offensivo, moderno e stilisticamente pregevole, oltre che complesso ed elaborato. Un’alchimia che ha portato il club capitolino a risultare attualmente il secondo miglior attacco del torneo e la miglior difesa (con ben 18 clean sheets stagionali): numeri che non possono certo essere ignorati.

Il calcio di Maurizio Sarri

Sin dai tempi dell’Empoli, Sarri si era fatto notare per la grandissima cura che mostrava dal punto di vista tattico, oltre che una mentalità incentrata totalmente sull’attacco e la proposizione di gioco. I livelli di calcio raggiunti dal Napoli sotto la sua gestione rappresentano ancora oggi un marchio distintivo del club partenopeo e del football italiano, e gli allenatori che si sono successivamente susseguiti sulla panchina azzurra non hanno potuto ignorare questo fattore, prendendolo come base assoluta per l’avviamento dei loro progetti. Pariamo inoltre di un tecnico che è riuscito, in una sola stagione di Premier League, a conquistare un terzo posto miracoloso (dietro le inarrivabili Liverpool e Manchester City), una finale di Coppa di Lega (persa ai rigori contro Guardiola) ed a vincere l’Europa League, mettendo in mostra la valenza delle sue idee anche nell’ardua terra inglese.

Ma cosa rende il calcio di Sarri cosi speciale? La risposta a questa domanda la si può trovare nel modo in cui la sua Lazio (e le squadre da lui precedentemente allenate) si muove in campo e gestisce il pallone. L’ormai celebre “Sarriball” è un football in costante evoluzione, caratterizzato da un giro palla rapido, preciso e costellato di scambi rapidi fra le linee e tanto movimento in verticale. Inversioni di posizione e posizionamenti nelle zone cieche fra linee avversarie rendono questo tipo di football una vera partita a scacchi per chiunque incroci le sue squadre. La ciliegina sulla torta è rappresentata dalla libertà creativa concessa agli uomini di qualità, che hanno sempre la possibilità di inventare, divertirsi e dar sfogo alle proprie capacità. Il successo di questa Lazio si basa tanto, infatti, sulle figure di Milinkovic-Savic, Zaccagni e Luis Alberto, tre delle figure tecnicamente migliori del nostro campionato. Dal punto di vista difensivo si sono registrati dei passi avanti notevolissimi nel corso di questi due anni, dato che la squadra, oltre a riaggredire e pressare altissimo, ha anche imparato a coprire bene il campo in caso di necessità.

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Mentalità, idee ed ispirazioni

Non è un segreto che Sarri faccia parte della corrente di pensiero calcistico legata al Calcio Totale ideato da Rinus Michels negli anni 70, che ha generato menti geniali come Arrigo Sacchi (primo promotore italiano di questa scuola di pensiero) e Pep Guardiola, divenuti negli anni i principali ispiratori della nuova era. Ciò che rende Sarri speciale sta però nel fatto che egli studia costantemente il calcio e si pone tante domande, riuscendo sempre ad evolversi e soprattutto ad adattarsi a ciò che ha a disposizione. Inoltre è sempre stato bravo nell’affinare le qualità dei giocatori, e gli esempi di Cataldi, Zaccagni e Casale sono lampanti in questo senso. Sarri è la dimostrazione concreta che le idee portano a grandi risultati, e ciò lo rende uno dei tesori sportivi più preziosi del nostro calcio.