Serie A

Pioli vince il Premio Gentleman Fair Play 2021-22

Stefano Pioli vince il Premio Gentleman 2021-22. Il tecnico del Milan è stato votato dai colleghi di Serie B ed ha ricevuto il riconoscimento intitolato a Gigi Simoni. Nel comunicato ufficiale si sottolinea come Pioli abbia “rappresentato i valori che hanno contraddistinto da sempre Gigi Simoni, un signore indiscusso del nostro calcio”. Il presidente della Lega B Mauro Balata ha commentato: “Mi congratulo con Pioli per questo meritatissimo riconoscimento. Gigi Simoni ispira i nostri comportamenti: ha ispirato tantissimi allenatori, è il più vincente della storia della Serie B ed ha rappresentato correttezza ed equilibrio. Rivedo le stesse caratteristiche in Pioli; lui ha la cultura del lavoro, che è quello elemento in più che fa essere grandi allenatori e dirigenti autorevoli”. Pioli succede a Claudio Ranieri, vincitore dello scorso anno.

(Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

Premio Gentleman 2022, vince Pioli: “Molto gratificante”

Stefano Pioli commenta a margine della cerimonia le sue sensazioni dopo aver ricevuto il riconoscimento in riferimento alla stagione 2021-22: “Quando i tuoi colleghi riconoscono certe qualità e certe caratteristiche è molto gratificante, perché conoscono le difficoltà del nostro lavoro”.

Su Simoni: “Da avversari ci siamo incontrati solamente in Salernitana-Napoli. Lui era più grande, più esperto e più maturo. Mi è sempre piaciuto il suo stile: coerente, rispettoso ed educato con idee calcistiche di alto livello”.

Sul suo lavoro: “Sono stati i miei genitori a inculcarmi questi valori. Ora alleno una squadra vincente, ma giovane e so che i giovani non hanno bisogni di sermoni, ma di esempio e io cerco di essere nel mio piccolo un esempio di passione e di affidabilità per farci essere ciò che siamo”.

Sul Mondiale in corso: “Tifo i miei giocatori, quindi spero Francia. Li sento dopo le partite, se no sono cavoli per loro. Voglio lasciarli il più tranquilli possibili, tutti stanno rispettando questa regola”.

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Published by
Alberto Zamboni