Pepe si racconta: “Andai al Maritimo con cinque euro”

Pepe

STOCKHOLM, SWEDEN - SEPTEMBER 08: Pepe of Portugal gestures during the UEFA Nations League group stage match between Sweden and Portugal at Friends Arena on September 08, 2020 in Stockholm, Sweden. (Photo by Linnea Rheborg/Getty Images)

Dieci anni nel Real Madrid, cinque complessivi nel Porto e due al Besiktas. La gloriosa carriera di Pepe, però, è iniziata nel Maritimo, club portoghese con sede nella città di Funchal. Il roccioso difensore classe ’83 è partito dal basso, conquistando con sacrificio e dedizione un posto nell’Olimpo dei grandi campioni che hanno scritto la storia del calcio. E come dimenticare quei ricordi che gli hanno permesso di crescere. Nel 2001 la prima grande sfida della sua vita. Lasciare il Brasile da solo (è nato a Maceio) e costruire una nuova vita in Portogallo.

La storia di Pepe: l’arrivo al Maritimo

Questo il racconto di Pepe: “Quando sono arrivato, avevo solamente di cinque euro. Ero stato inserito nel programma di immigrazione perché venivo dal Brasile, a 18 anni. Serviva un fax dal Maritimo per poter entrare in Portogallo. Con quei soldi, avrei potuto chiamare mia madre per rassicurarla oppure compare del cibo. Tra le due cose, pensai di rassicurare mia madre. Arrivai in aeroporto alle 6 del mattino, ma sulla carta di imbarco il volo era in partenza alle 23. Così chiesi da mangiare a un dipendente di un ristorante, ammisi di non poter pagare e lui mi regalò una baguette. Mi colpì molto quel gesto, mi ha aiutato per il resto della mia vita. Grazie a quell’episodio, ancora oggi aiuto i bambini in difficoltà”.