Porto, dopo la sbornia Juve: il Chelsea per tornare sulla terra

Dalle parti di Oporto nessuno ha dimenticato la stagione 2003/2004, quella della grande cavalcata in Champions League sino alla vittoria finale. La seconda, nella storia del glorioso club portoghese. Il Porto attuale, dopo aver eliminato con merito la Juventus negli ottavi di finale, ha forse sognato anche solo per un minuto di poter ripercorrere le gesta di quella squadra guidata da José Mourinho.

Quello di diciassette anni fa, fu un successo incredibile, sicuramente l’ultimo trionfo in campo europeo totalmente impensabile nei pronostici della vigilia. Era il Porto di Mourinho come già detto, ma anche d’interpreti come Ricardo Carvalho, Jorge Costa e Deco. Guidato in attacco dalla coppia DerleiMcCarthy (con il sudafricano assente in finale ed egregiamente sostituito da Carlos Alberto). Una squadra che riuscì a vincere una Champions League incredibile, da assoluta outsider. I portoghesi si qualificarono secondi nel loro girone, dietro al Real Madrid ma davanti a Marsiglia e Partizan Belgrado. Una volta superata la fase a gironi, eliminarono in ordine: Manchester United, Lione, Deportivo la Corouna e Monaco in finale. Nella finalissima disputata a Gelsenkirchen il Porto vinse per 3-0 con le reti di Carlos Alberto, Deco e Alenicev.

Quello attuale è un Porto sicuramente diverso. Allenato da Sergio Conceicao, è una squadra votata all’offesa ma tremendamente efficace e solida anche quando si tratta di dover difendere, in tal senso per informazioni chiedere a Cristiano Ronaldo e soci. Nella gara di ieri sera contro il Chelsea, soprattutto nella prima frazione di gioco i portoghesi hanno provato ad imporre il loro gioco, ma sono stati puniti dalle qualità e dalle giocate dei singoli avversari. Il primo gol di Mount, arrivato praticamente al primo tiro in porta da parte degli inglesi, è stata una doccia fredda. La rete di Chilwell nel finale di gara rischia di aver messo la pietra tombale sul discorso qualificazione. Il Porto, infatti, per qualificarsi per le semifinali dovrebbe vincere a Stamford Bridge con tre gol di scarto. Un’impresa che al momento sembra fuori portata per Sergio Oliveira e compagni.

Dalle parti di Oporto, probabilmente anche per questa stagione, la squadra del 2003/04 rimarrà inarrivabile. Un sogno ad occhi aperti destinato a rimaner tale. La folle corsa di José Mourinho sotto le tribune di Old Trafford dopo la rete di Costinha che eliminò il Manchester United resterà ancora una volta un’immagine iconica irripetibile ed insostituibile.