Liverpool

(Photo by Clive Brunskill, Onefootball.com)

L’anno appena trascorso per il Liverpool è stato al di sotto delle aspettative, visti gli zero titoli vinti a fine stagione. E’ stato un anno condizionato tanta sfortuna per la squadra di Klopp, che ha vissuto dei mesi in cui faceva fatica nel trovare 4 difensori da schierare in campo. Causa principale della deludente stagione è stata l’assenza di Van Dijk, a cui poi sono seguiti una serie infinita di infortuni nel reparto difensivo. Aver perso il fulcro della fase difensiva, ma anche il primo regista della squadra ha col tempo tolto fiducia e fluidità al gioco dei Reds. La macchina perfetta costruita e giostrata da Klopp si è scoperta vulnerabile e fragile. Difficile portare a casa risultati esaltanti giocando con due centrocampisti come Henderson e Fabinho centrali di difesa.

Anche l’ingranaggio dei Reds sulla carta migliore e più sicuro con il tempo ha ceduto, ovvero l’attacco. Il Liverpool degli scorsi vittoriosi anni giocava a memoria nella trequarti avversaria, mostrando il calcio migliore del mondo. Al centro di tutte le trame di gioco Roberto Firmino, emblema di come un falso nueve debba giocare. Ma l’attaccante brasiliano post Covid non è stato più lo stesso. Nella seconda parte della scorsa stagione solo 4 gol e tante brutte prestazioni, in primis nelle due sfide di Champions contro il Real Madrid. Si è visto un calciatore con poca fame e motivazione, fuori totalmente dal gioco della squadra. Non ha fatto molto meglio in questa stagione, trovando la via del gol 6 volte ma non dando mai continuità alle sue prestazioni.

Ormai il posto Firmino in verità sembra averlo perso, a favore della nota positiva di questa metà stagione, cioè Diogo Jota. Arrivato per ben 45 milioni di euro dal Wolverhampton a fine mercato estivo 2020, è stato influenzato da un infortunio al ginocchio lo scorso inverno. Presentatosi al 100% quest’estate, sta vivendo una prima metà di stagione da fuoriclasse, con già ben 10 gol in Premier League. Lui che nasce ala sinistra, ormai si è totalmente trasformato in una prima punta di livello internazionale, capace di segnare in ogni maniera. E’ finora quindi uno dei fattori determinati del primato in Premier del Liverpool, anche se la vera differenza la sta facendo Mohamed Salah. 24 partite tra Champions e Premier, 22 gol e 11 assist, numeri impressionanti da raggiungere in un’intera stagione. Averli fatti registrare in cinque mesi, in un campionato complesso come quello inglese e scherzando le difese del gruppo più difficile della Champions League, lo innalzano probabilmente a miglior giocatore in Europa finora. Con questo Salah nel 2022 il Liverpool vorrà riprendersi con forza tutto ciò che ha perso per strada nell’anno appena trascorso.