Premier League, pronta la rivoluzione: sì al salary cap, tre club si oppongono

Premier League e salary cap: rivoluzione alle porte

Premier League e salary cap: rivoluzione alle porte (Getty Images) - calcioinpillole.com

La Premier League si sta preparando alla rivoluzione. Si è tenuta oggi un’assemblea con al vaglio il tetto salariale per i club. Di cosa si tratta e com’è andata. 

Sappiamo benissimo che la Premier League è al momento il campionato più forte e ricco al mondo. I club navigano in fiumi di danaro grazie ai guadagni dai diritti televisivi. Le altre leghe europee soffrono chiaramente del gap con la massima serie inglese, dato che le differenti disponibilità economiche vanno ad emergere in vari aspetti del sistema calcio, tra tutti il mercato. Insomma, non c’è più da stupirsi se un calciatore decide di andare a giocare in Inghilterra e non Italia, o in Spagna o Germania. Ma una rivoluzione è alle porte e potrebbe essere decisiva nell’andare ad equiparare, ma mai nettamente, le possibilità d’investimento tra i vari campionati.

Premier League e salary cap: rivoluzione alle porte
Premier League e salary cap: rivoluzione alle porte (Getty Images) – calcioinpillole.com

In Premier League si sta infatti discutendo del salary cap. Di cosa si tratta? Della possibile introduzione di un sistema di tetto salariale. Nello specifico, spiega Calcio e Finanza, la possibilità è quella di fissare il tetto a un valore multiplo rispetto al club che incassa meno dalla vendita dei diritti televisivi.

“Il Southampton nel 2022/23 ha incassato 103,6 milioni di sterline dai diritti tv distribuiti dalla Premier League: se il limite fosse fissato a 5 volte quella cifra (ma la discussione è ancora in corso tra 4,5 e 5 volte), i club non potrebbero spendere per stipendi, ammortamenti e pagamenti per agenti più di 518 milioni di sterline (circa 605 milioni di euro al cambio attuale)” è l’esempio che fa Calcio e Finanza. Secondo tale ragionamento, tra i club di Premier, il Chelsea sarebbe già al di sopra del tetto con costi stimati per 540 milioni di sterline in questa stagione, mentre il Manchester City rientrerebbe nei paletti con costi stimati per circa 500 milioni di sterline.

Ad ogni modo, il tema del salary cap è stato oggetto di discussione oggi, in un’assemblea tra i club di Premier League. Come è andata? Qualcuno si è opposto.

Premier League, via al salary cup: due big contrarie

La votazione con al vaglio il salary cap non ha visto i club di Premier League esprimersi all’unanimità. Sono stati 16 i voti a favore su 20 club partecipanti. A votare contro sono stati Manchester City, Manchester United e Aston Villa. Il Chelsea invece si è astenuto. Le big a favore sono dunque Arsenal, Liverpool e Tottenham. Ci si chiede cosa accadrà adesso. La decisione verrà innanzitutto portata all’Assemblea Generale Annuale (AGM) che andrà in scena a giugno, quando potrebbe essere definitivamente approvata.

Premier League e salary cap: rivoluzione alle porte
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Sul tavolo restano vari temi di dibattito, come ad esempio quale cifra utilizzare come base: dovrebbe essere il totale degli introiti televisivi o solo l’accordo a livello nazionale? Tutto questo deve ancora essere discusso approfonditamente, così come le eventuali sanzioni.