Premier League, ufficiale: i club non fanno partire i nazionali

Salah

(Photo: Shaun Brooks, via Imago Images)

I club della Premier League hanno deciso all’unanimità di non far partire i calciatori nazionali che dovrebbero recarsi nelle zone rosse e che, quindi, al ritorno dovrebbero sostenere un periodo di quarantena. Il comunicato:

I club della Premier League hanno deciso oggi, con riluttanza ma all’unanimità, di non rilasciare giocatori per le partite internazionali giocate nei paesi della lista rossa il mese prossimo. La decisione dei club, fortemente sostenuta dalla Premier League, si applicherà a quasi 60 giocatori di 19 club della Premier League che dovrebbero viaggiare in 26 paesi della lista rossa nella finestra internazionale di settembre. Ciò segue l’attuale posizione della FIFA di non estendere la sua eccezione di rilascio temporaneo per i giocatori tenuti alla quarantena al loro ritorno dal servizio internazionale.

La nota della Premier League prosegue: “Si sono svolte ampie discussioni sia con la FA che con il governo per trovare una soluzione, ma a causa dei problemi di salute pubblica in corso relativi ai viaggiatori in arrivo dai paesi della lista rossa, non è stata concessa alcuna esenzione. Se richiesto di mettere in quarantena al ritorno dai paesi della lista rossa, non solo il benessere e la forma fisica dei giocatori avrebbero un impatto significativo, ma non sarebbero nemmeno disponibili per prepararsi e giocare in due turni di partite della Premier League, una giornata di una competizione UEFA per club e il terzo turno della Coppa EFL. Questo periodo prende in considerazione 10 giorni di quarantena in hotel al ritorno in Inghilterra, ma non include il tempo aggiuntivo necessario ai giocatori per recuperare la forma fisica.