La Premier League

La IFAB, visti i tempi stretti, aveva dato la possibilità di confermare i cinque cambi anche per la stagione 2020/21, soluzione adottata dalla Serie A.

In Inghilterra, però, i club della Premier League bocciano i cinque cambi. Si torna alla “normalità”, dopo un periodo eccezionale e di lunga inattività dovuto alla crisi sanitaria degli scorsi mesi.

Alla base della decisione ci sono le preoccupazioni delle squadre meno attrezzate, secondo le quali i top club sarebbero ingiustamente avvantaggiati dalla possibilità di far ruotare più giocatori.

Un aspetto che non è stato granché preso in considerazione in Italia, dove la nuova regola non ha incontrato grosse critiche. Le società, in questo senso, si muovono di conseguenza, puntando a costruire rose di 16-18 titolari e lanciando i giovani della Primavera.

Due approcci diversi, entrambi legittimi, ad una stagione che si preannuncia già senza respiro, tra Campionato, Coppe Europee e Nazionali, ed un Europeo che incombe.