Presidente? No grazie: rifiuto la panchina | Edy Reja ha detto no, salta un affare praticamente fatto

Edy Reja

Edy Reja, allenatore friulano di Lucinino - ansa - calcioinpillole

Non si fermano i cambi di allenatori in questa pazza stagione. Ma c’è chi rifiuta la panchina: Edy Reja ha detto no.

Otto squadre di Serie A costrette, chi per un motivo, chi per un altro, a cambiare uno o più allenatori in questa stagione complicatissima, che sfocerà questa estate con un clamoroso effetto domino tra alcuni dei top team dei principali campionati: vedi il Liverpool in Inghilterra, leggasi il Bayern Monaco in Germania o il Barcelona in Spagna.

Ma c’è tempo per capire le pesanti eredità che dovranno raccogliere i successori di Jurgen Klopp, Thomas Tuchel ed Hernandez, in Serie A si continua ad aggiornare l’ormai listoni di club partiti con un tecnico e ora con nuovi allenatori.

Napoli, Salernitana, Sassuolo ed Empoli hanno avuto ben tre allenatori. Il Napoli era partita con Rudi Garcia, per poi passare a Mazzarri e ora sta raccogliendo i cocci con Calzona. Il Sassuolo di Dionisi è stato un flop quest’anno, Bigica è durato una giornata prima dell’arrivo di Ballardini.

A nulla sono valsi i cambi di Inzaghi per Paulo Sousa, e Liverani per Superpippo, la Salernitana è sempre ultima, ormai staccata. Discorso diverso per l’Empoli: da 0 punti e 0 gol con Paolo Zanetti, così e così con Andreazzoli, molto meglio con Davide Nicola, capace di tornare in piena corsa per la salvezza.

Di cambio in cambio

L’Udinese con Sottil non aveva vinto nemmeno una partita, il ritorno di Cioffi si sta rivelando positivo, nonostante un inizio soft: i blitz di Torino contro la Juventus e soprattutto di Roma contro la Lazio, stanno facendo tutta la differenza di questo mondo.

La Roma ha detto “adeus” a Mourinho, forse era meglio per tutti che le parti si fossero lasciati questa estate: lo Special One avrebbe preso una valanga di soldi in Arabia Saudita, chissà con De Rossi dall’inizio dove sarebbero potuti essere i giallorossi ora. L’esonero di D’Aversa è stato soprattutto causato dal gestaccio dell’allenatore ad Henry in Lecce-Hellas Verona, quella di Sarri una scelta che veniva da lontano.

Claudio Lotito
Claudio Lotito, presidente della Lazio – ansa – calcioinpillole

Caos calmo

Lotito ha chiesto e ottenuto la disponibilità di Martusciello a restare nonostante il divorzio con Sarri. Disponibilità data. Ma è ovvio che, a meno di clamorosi e impensabili colpi di scena, sarà in traghettatore.

Secondo La Repubblica, il vero favorito per la successione è Igor Tudor, anche se non è da escludere una scelta di lazialità con la coppia Lulic-Klose. Sembrano crollate le quotazioni di Rocchi, stabili invece quelle di Brocchi e Giampaolo. Chi non allenerà la Lazio (di nuovo) sarà Edy Reja. L’allenatore goriziano avrebbe declinato l’invito.