Non c’è scampo per l’Osasuna, che è stata da poco escluso dalla Conference League. Dopo l’indagine avviata dalla UEFA, quest’ultima ha deciso. Le motivazioni risalgono alla stagione 2013/14. Il club spagnolo, però, non ci sta, e risponde a tono, puntando il dito contro la federcalcio continentale.
L’UEFA ha deciso di escludere l’Osasuna dalle prossime coppe europee. Il motivo riguarda i fatti accaduti nella stagione 2013/14: reati di appropriazione indebita, corruzione sportiva e falso in bilancio. Al posto del club spagnolo chi potrebbe approdare in Conference League? A poter essere ammesso potrebbe essere l’Athletic Bilbao, arrivato ottavo in classifica nell’ultima Liga terminata.
Di seguito ecco alcune parole dell’Osasuna, tratte dall’ultimo comunicato ufficiale (sul sito tutte le parole del club): “Gli ispettori Uefa ritengono che la sentenza della Corte Suprema che condanna diversi ex dirigenti del club sia motivo sufficiente per escludere l’Osasuna, nove anni dopo i fatti, dalle competizioni europee. Questo, nonostante la stessa sentenza sia il prodotto della denuncia fatta dagli attuali dirigenti del club nel 2015 e il risultato dell’operato dell’Osasuna come procura privata durante tutto il procedimento giudiziario per perseguire coloro che hanno dirottato, per scopi poco chiari, denaro dall’ente.
Il club non condivide i criteri dell’Uefa, ricorrerà in Commissione d’Appello e annuncia che si batterà legalmente, fino alle ultime conseguenze, per difendere i propri diritti. Forti con i deboli e deboli con i forti, i tribunali UEFA non hanno voluto tenere conto del fatto che sono stati gli stessi tribunali spagnoli a dichiarare letteralmente che l’Osasuna è stato vittima del dirottamento di denaro operato da alcuni suoi ex dirigenti alle spalle del massimo organo di governo dell’ente, l’Assemblea, e dei meccanismi di controllo del club stesso
Siamo preparati al peggio, ma non dobbiamo abbandonare il motto che ci ha accompagnato nella ricostruzione del club negli ultimi nove anni: l’Osasuna non si arrende mai. Difenderemo i nostri diritti e quelli dei nostri tifosi con lo stesso zelo con cui ci incoraggiano ogni fine settimana, con lo stesso impegno con cui i nostri giocatori e lo staff tecnico si sono guadagnati meritatamente il posto nella prossima edizione della Conference League. Crediamo così tanto in quello che facciamo, e in come lo facciamo, che non possiamo permettere che il Club Atlético Osasuna venga utilizzato, con l’acquiescenza di chi nel 2014 ha guardato dall’altra parte, per risolvere i problemi degli altri”.