Qatar 2022, gli “italiani” al Mondiale. Szczesny è il migliore di giornata

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(Photo by GLYN KIRK, Onefootball.com)

Giornata numero 11 al Mondiale di Qatar 2022 che ha visto chiudersi i gruppi C e D della rassegna iridata. La grossa sorpresa arriva dal girone D, dove l’Australia ha battuto la Danimarca per 0-1 e si è guadagnata l’accesso agli ottavi di finale. Medesimo risultato per la Tunisia, che si toglie la soddisfazione di battere i Campioni in carica della Francia ma che non basta alla Aquile di Cartagine di passare. Più prevedibile l’andamento del girone C, dove l’Argentina batte 0-2 la Polonia e si prende ottavi e primo posto. Polacchi che passano da secondi e devono ringraziare la differenza reti, beffando il Messico, vincitore “solo” per 1-2 contro l’Arabia Saudita.

Qatar 2022, “italiani” al Mondiale. Brilla Szczesny. Mura un rigore a Messi e può festeggiare gli ottavi. Deludente Maehle

Come sempre anche oggi sono stati tanti gli “italiani” (giocatori che militano in Serie A) al Mondiale scesi in campo nelle quattro partite odierne. Andiamo ad analizzare le loro prestazioni, tra chi ha convinto e chi ha deluso.

Partiamo da Tunisia-Francia, che ha visto in campo seppur da subentrato Adrien Rabiot. Partita sottotono per il centrocampista della Juventus, a cui Deschamps ha concesso poco più di una mezzora in campo.

Nell’altro match del girone la grande sorpresa di giornata con la vittoria dell’Australia sulla Danimarca, con i Soceroos che festeggiano gli ottavi di finale. Tra le fila australiane l’unico “italiano” è Ajdin Hrustic, centrocampista del Verona ed entrato al 89′ della ripresa a fare legna e proteggere un risultato fondamentale. Davvero molto deludente il giocatore della Serie A della Danimarca. Joakim Maehle (Atalanta) parte bene spingendo sulla fascia di competenza, ma poi col passare dei minuti si adagia nella mediocrità generale dei compagni.

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(Photo by NATALIA KOLESNIKOVA, Onefootball.com)

Passiamo al Gruppo C e ad una partita piena di “italiani”. Parliamo di Polonia-Argentina, terminata 0-2 per l’Albiceleste. Nell’11 titolare sudamericano si segnala Angel Di Maria (Juventus), autore di una buona prova soprattutto nel primo tempo con vari dribbling e giocate di classe. Da subentrati Leandro Paredes e Lautaro Martinez. Match discreto quello del mediano della Juve, entrato a mettere ordine e a gestire il pallone. Manciata di minuti per la punta dell’Inter, che incide poco ma ha tempo di sprecare una ghiotta occasione da gol.

Quasi nulla da dire per gli “italiani” polacchi, che possono festeggiare la qualificazione solo per merito della differenza reti migliore rispetto al Messico. Match totalmente di contenimento e di conservazione, con Zielinski (Napoli) innocuo e vacuo in possesso e i compagni di difesa Glik (Benevento), Kiwior (Spezia) e Bereszynski (Sampdoria) che si occupano di tenere salde le mura finché possono. Pochissimi minuti per Piatek (Salernitana).

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(Photo by ANDREJ ISAKOVIC, Onefootball.com)

L’unica eccezione è però straordinaria. Se la Polonia può festeggiare la qualificazione agli ottavi di finale è per merito di Wojciech Szczesny. Il portiere della Juventus neutralizza un rigore a Messi nel primo tempo e tiene in piedi i suoi. Un rigore parato (che si aggiunge a quello neutralizzato contro l’Arabia Saudita), che assume un significato fondamentale in virtù delle modalità di qualificazione polacche.

Chiudiamo con Arabia Saudita-Messico. I centro americani sfiorano l’impresa ottavi di finale, ma si devono arrendere al criterio della differenza reti subendo un gol al minuto 95. Tra le fila dei messicani Hirving Lozano. L’ala destra del Napoli è autore di una partita di cuore e tecnica, ma che non basta alla sua Nazionale per accedere al prossimo turno.

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(Photo by Francois Nel, Onefootball.com)